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Perfetti (Esprinet): “Vogliamo essere intermediari della supply chain sostenibile; collaboriamo con partner tech per ridurre i rifiuti”

Il Giornale d’Italia ha intervistato Giulia Perfetti, Responsabile sostenibilità di Esprinet: “A febbraio 2024 è nata Zeliatech, una delle tre anime del gruppo Esprinet, per cogliere la convergenza tra tech e green e distribuire prodotti tecnologici sostenibili”

18 Marzo 2025

Giulia Perfetti, Responsabile sostenibilità di Esprinet, è stata intervistata da Il Giornale d’Italia

Esprinet ha avviato diverse iniziative per la sostenibilità. Quali sono gli obiettivi principali che l'azienda si è prefissata per i prossimi anni?

Esprinet è un'azienda che già dal 2014 redige il bilancio di sostenibilità, quindi è un tema attuale da molti anni. Ovviamente sta anche guardando al futuro per migliorare sia da un punto di vista social, sia da un punto di vista ambientale e anche di governance.

In realtà, in termini di governance è una società i cui standard sono ampiamente riconosciuti. Da un punto di vista ambientale stiamo andando sempre di più nella direzione con progetti integrati nella nostra strategia sia di riduzione delle emissioni che di progetti che ci vedano protagonisti anche nel lato clienti piuttosto che in collaborazioni con fornitori.

Inutile dire che essendo per Esprinet il capitale umano la risorsa principale, anche da questo punto di vista, per il futuro stiamo lavorando su tantissimi aspetti, che possono essere ovviamente quelli di diversity ed inclusion, piuttosto che formazione delle persone. Tutto questo sempre comunque con il massimo coinvolgimento di noi dipendenti.

Non dimentichiamo anche il rapporto che Esprinet ha con il territorio. Anche da questo punto di vista cerchiamo sempre di sposare collaborazioni con enti sul territorio, in modo tale che si faccia del bene nel territorio in cui noi operiamo ma anche con progetti che di fatto siano, anche in questo caso, integrati con la nostra strategia”.

In che modo Esprinet integra la sostenibilità nelle proprie operazioni quotidiane, dalla gestione dei fornitori alla logistica?

In tutti gli aspetti cerchiamo di ragionare in termini di integrazione con la nostra strategia.

Porto un esempio su tutti. A febbraio 2024 è nata Zeliatech, che è una delle tre anime del gruppo ed è una società al 100% controllata che opera nel settore green. Quindi, siamo andati a cogliere l'opportunità della convergenza tra settore tech e settore green in modo tale da configurarci come distributori di prodotti tecnologici per il green. Ecco perché dico che sfruttiamo proprio quelli che sono i trend del mercato, integrandoli nella nostra nella nostra strategia.

Zeliatech, per esempio, ha al suo interno delle business unit, che coprono tutti gli aspetti della tecnologia green, quindi il solare, il fotovoltaico, piuttosto che l'efficientamento energetico dei data center; tutti aspetti che vogliono andare nella direzione di abilitare la dimensione green per i nostri clienti e per i clienti dei nostri clienti, perché anche in questo caso operiamo come distributori”.

Nel contesto della crescente attenzione alle questioni ambientali, come Esprinet sta affrontando le sfide legate alla riduzione delle emissioni di carbonio e all'economia circolare?

Facciamo tante cose, dalle più piccole alle più importanti. Come dicevo, lavoriamo con Zeliatech anche in questa direzione, lato mercato, guardando, invece, internamente, per esempio, stiamo andando verso la quasi copertura al 100% di macchine elettriche, piuttosto che ibride, piuttosto che plug-in per noi dipendenti, piuttosto che ragioniamo anche in termini di consegne lato clienti con mezzi che possano essere più ecosostenibili. L'attività di consegna dei prodotti lato cliente, essendo dei distributori, è chiaramente l'attività core; quindi cerchiamo collaborazioni con i nostri con i carrier più famosi in modo tale che sempre di più si utilizzino mezzi sostenibili.

In futuro, uno dei progetti che abbiamo, è anche quello di cercare la collaborazione con i nostri clienti, ossia far sì che siano i nostri clienti a scegliere, tra le varie opzioni di carrier che noi mettiamo a disposizione, quelli più sostenibili.

Ovviamente ragioniamo anche in termini di certificati LEED, qualcuno è Platinum, qualcuno Gold. Negli anni, quindi sia nel 2024, che precedentemente abbiamo lavorato per mettere tutto l'impianto fotovoltaico sul sito del magazzino di Cambiago, piuttosto che su quello del magazzino di Tortona.

Ribadisco che le nostre iniziative sono da cose più strutturate, come possono essere gli impianti fotovoltaici, alle piccole cose, quindi, per esempio, anche nell'educare noi dipendenti all'utilizzo delle macchine elettriche, cercare di incentivarci, per esempio nei viaggi, nell’utilizzo del treno, piuttosto che prediligere la macchina. Quindi proprio ad un livello nostro di educazione personale piuttosto che di progetti più in grande.

L'economia circolare è sicuramente un altro tema importante per noi e anche da questo punto di vista stiamo lavorando per cercare collaborazioni con i nostri fornitori, che sono nomi di tecnologia molto famosi. Ovviamente vogliamo andare nella direzione di avere queste collaborazioni per ridurre il più possibile il rifiuto tecnologico nell'ambiente. Già da parecchi anni noi, per esempio, vendiamo una piccola quota del nostro fatturato che è fatta con prodotti rigenerati e sempre di più vogliamo andare in quella in quella direzione.

Le do anche un altro dettaglio, che può sembrare un dettaglio ma è proprio per far capire qual è la nostra filosofia. Noi riceviamo merce dai nostri fornitori sui pallet. spesso questi risultano danneggiati. Per noi il pallet non diventa rifiuto ma viene rilavorato nella nostra falegnameria apposita. Cerchiamo onestamente di ridurre il più possibile il rifiuto nell’ambiente, che sia legno piuttosto che il rifiuto tecnologico”.

Esprinet collabora con altre aziende o istituzioni per promuovere la sostenibilità a livello di settore? Se si, quali sono le aziende più significative di queste collaborazioni?

Si, stiamo sempre più andando in questa direzione proprio perché, un po’ lo richiede la normativa, quindi il fatto di ragionare sull’intera supply chain, non guardando solo a se stessi ma proprio all’impatto che il mondo esterno ha su di noi e che noi abbiamo sul mondo esterno. Dal 2025 partiremo con un progetto che vorrà coinvolgere i nostri clienti in modo da far comprendere l’importanza del concetto di sostenibilità e che cosa si possa fare tutti insieme da questo punto di vista. Quindi lavoreremo in modo tale da creare opportunità di formazione e anche di progetti di collaborazione. Come dicevo prima, ad esempio, cercare, noi fornitori, di essere integrati con i nostri clienti, per esempio nella scelta di mezzi di trasporto che siano sostenibili. La stessa cosa la faremo anche con i nostri fornitori. Quindi, stiamo davvero ragionando per essere l’intermediario nella supply chain anche in ambito sostenibilità”.

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