01 Marzo 2025
Massimo Andolina, Presidente Europa Region di Philip Morris International, in occasionedel Forum in Masseria a Saturnia, la quinta edizione della rassegna stampa economica e politica organizzata da Bruno Vespa e Comin & Partners, ha dichiarato:
"La traiettoria attuale di Philip Morris nasce da una vera crisi, affrontata vent'anni fa. Abbiamo dovuto iniziare a investire, e investire in scienza e ricerca per capire meglio come le persone che fumano abbiano piacere nel farlo ma risolvere gli effetti nocivi che questi prodotti comportano. Effetti che derivano dalla combustione, non dalla nicotina stessa, che non ha necessariamente effetti negativi sulla salute. Abbiamo dimostrato che oltre il 95% degli effetti nocivi derivano dalla combustione. Per questo motivo, negli ultimi 15 anni l'azienda abbiamo investito circa 13 miliardi di euro, di cui 3 in Italia, per sviluppare scienza e tecnologia, al fine di fornire un prodotto che consenta al fumatore che non vuole smettere di ridurre significativamente gli effetti negativi del fumo.
Questa è stata una traiettoria virtuosa, che abbiamo realizzato molto fortemente in Italia, dove abbiamo fatto uno degli investimenti più grandi nel bolognese, dove abbiamo creato il più grande centro di mappatura con le tecnologie più avanzate per questa direzione. Negli ultimi 15 anni, abbiamo investito in questa rete, creando l'infrastruttura industriale, ma anche un ecosistema di competenze che coinvolge l'industria, l'accademia e le piccole e medie imprese. Questo ha generato impiego in Italia per 41.000 persone e ha coinvolto circa 8.000 aziende che seguono la nostra filiera integrata, tra cui circa 1.000 imprese agricole. Abbiamo quindi creato una filiera che, da un punto di vista dell'impatto sulla salute, è significativamente più sostenibile. Abbiamo anche effettuato acquisizioni in altri tipi di prodotti: non ci siamo limitati al tabacco riscaldato, ad esempio, i piccoli dispositivi di nicotina che gli svedesi usano da 30 anni e che hanno ridotto la loro incidenza di fumo al di sotto del 5%, mentre la media europea è del 25%. Questo ha anche contribuito a ridurre l'incidenza dei tumori legati al fumo in Europa. Abbiamo acquisito due anni fa la più grande società al mondo in questo settore, con un investimento di 16 miliardi. La settimana prossima lanceremo ufficialmente il prodotto in Italia, e siamo molto ottimisti.
Negli ultimi 15 anni, ho investito molto tempo e risorse per far partire questo progetto. L'impatto che abbiamo avuto in Italia è significativo, ma guardando al futuro, oggi passo il 90% del mio tempo a difendere il prodotto iqos, questo "bambino" che abbiamo lanciato dieci anni fa, perché non voglio che venga soffocato.
Credo che prima di tutto sia necessario un cambiamento di mentalità a Bruxelles che stata costruita su un modello di successo che si basa sull'accumulo di regolamentazioni, non necessariamente sulla qualità dell'esecuzione o sull'efficacia delle innovazioni. Questo approccio ha creato un clima di sospetto e di precauzione verso qualsiasi nuova innovazione, facendo sì che, prima che questa possa decollare, si cerchi di prevenire ogni possibile rischio. Così facendo, si crea un ambiente regolatorio che spaventa gli investitori. Gli investimenti pubblici sono importanti, ma dobbiamo ridefinire cosa significa "successo" nel futuro. Invece di concentrarci solo sulla quantità di regolamentazioni, dobbiamo spostare l'attenzione sulla competitività, la produttività e la crescita del continente, misurate in posti di lavoro, brevetti e nel potere d'acquisto dei nostri cittadini. Negli ultimi vent'anni, i salari in Europa sono diminuiti rispetto a quelli del resto del mondo. Dobbiamo puntare a migliorare queste condizioni e ridefinire il concetto di successo."
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