25 Febbraio 2025
Vincenzo Russo, Direttore del Centro di Ricerca di Neuromarketing della IULM, in occasione dell'evento di lancio del nuovo panino "McCrunchy Chicken", è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Che relazione c'è tra le neuroscienze e il cibo?
"Con le neuroscienze possiamo conoscere meglio il nostro cervello e attraverso tecniche neuroscientifiche misurare l'efficacia di alcuni stimoli come il suono e i colori sull'esperienza gastronomica. In questo modo abbiamo misurato le emozioni provocate dal sound che nel caso di oggi è il 'crunch'. Questo suono per il cervello ha il significato di freschezza e di bontà, per cui associa al 'crunch' un'emozione positiva che noi misuriamo utilizzando degli elettroencefalogrammi o dei misuratori di battito cardiaco e sudorazione delle mani."
Nello specifico il ruolo del sound che effetti ha avuto in questo caso?
"Il sound è sempre stato studiato nel campo del food, noi sappiamo che le musiche ad alta frequenza provocano sentori dolci rispetto alla musica a bassa frequenza che provoca i sentori amari, così come sappiamo quanto è difficile godere di un buon piatto quando c'è molto rumore. Il sound insieme alla visione, al colore e alle forme ha una capacità di creare delle aspettative e il nostro sistema limbico una volta creata l'aspettativa trova conferma nell'assaggio di un prodotto, quindi il sound crea un'aspettativa che viene poi confermata al cervello."
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