28 Gennaio 2025
Helga Cossu, Direttore Generale di Fondazione Leonardo, in occasione della presentazione degli obiettivi e delle attività della Fondazione Leonardo ETS e del nuovo presidente Luciano Floridi, è stata intervistata da Il Giornale d'italia.
Oggi ha presentato le attività della Fondazione Leonardo ETS, con particolare focus sui giovani e le materie STEM. Come ce le può descrivere?
"Per semplificare diciamo che Fondazione Leonardo ETS è un laboratorio di idee, ma anche un laboratorio tecnologico. Abbiamo un hub digitale che ci consente di realizzare da un punto di vista multimediale, tutti i nostri contenuti. I progetti sono rivolti principalmente al sostegno delle materie STEM, nel caso degli studenti, quindi, entriamo nelle scuole con il progetto 'A scuola di STEM', supportato anche dal Ministero dell'Istruzione. Dall'avvio dell'anno scolastico abbiamo cominciato a pubblicare su una piattaforma di e-learning della Treccani 'Edulia', delle videolezioni che consentano di supportare le lezioni dei professori durante la giornata di scuola. Sono lezioni che raccontano le tecnologie, ma che raccontano anche gli aspetti complessi della società che devono essere letti attraverso ciò che accade dal punto di vista anche scientifico, per cui possiamo parlare del climate change, possiamo parlare dei dati satellitari, del monitoraggio della terra piuttosto che del tema dell'intelligenza artificiale. Lo facciamo però con un metodo, un approccio di linguaggio che è molto mirato ai giovani, per cui adoperiamo un linguaggio diretto ai bambini delle elementari piuttosto che delle medie a salire. Le altre attività, invece, si rivolgono alla società civile. Produciamo podcast, documentari, abbiamo incentrato le nostre attività sulla divulgazione tecnologica e scientifica e chiaramente lo facciamo da una parte utilizzando il nostro sito internet e i nostri social e dall'altra facendo rete e trovando sinergie con attori esterni."
Con l'arrivo del nuovo Presidente quali pensa sia la direzione che prenderà la Fondazione? Magari un po più umanistica?
"Sarà fantastico perché non possiamo raccontare le STEM senza il punto di vista umanistico. Non possiamo parlare soltanto di matematica, non possiamo parlare soltanto di ingegneria. L'approccio deve essere assolutamente multidisciplinare, altrimenti manca un pezzo alla lettura."
Come la Fondazione può contribuire ad un futuro più sostenibile, innovativo, con un focus anche sulle diversità e l'inclusione nel settore tecnologico?
"Noi ovviamente abbiamo già questi valori che lei ha accennato all'interno dell'azienda quindi ce li sentiamo già parte del nostro DNA. E' inclusivo dare la possibilità a tutti, perché i nostri racconti, i nostri contenuti sono assolutamente gratuiti. Tutte le nostre attività che si rivolgono alla società civile sono gratuiti per il Paese quindi come ETS, quindi ente del terzo settore abbiamo già questa mission e che quindi contiene in sé proprio il valore dell'inclusività."
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