11 Dicembre 2024
Il Giornale d'Italia ha intervistato Marta Bucci, direttore Proxigas, in occasione dell'Assemblea pubblica dell'Associazione di riferimento delle industrie italiane del settore gas, tenuta a Roma, nella "Lanterna di Fuksas", l'iconica struttura di via Tomacelli che offre un'impareggiabile vista su Roma.
"La nostra associazione rappresenta l'industria del gas in Italia, quindi chi gestisce le infrastrutture ma anche chi produce e importa gas. Quello che vediamo è che in Italia il percorso di decarbonizzazione avrà ancora bisogno molto di gas, perché i processi di elettrificazione dei consumi che immaginavamo molto più semplici, incontrano delle grosse difficoltà. Quindi è nostra responsabilità garantire gas a sufficienza perché il gas ancora tiene in piedi un po' il sistema energetico nazionale, in quanto bilancia l'intermittenza delle fonti elettriche rinnovabili".
"Sappiamo che è una grande sfida tenere e conservare, perseguire questa sicurezza e al contempo offrire dei prezzi stabili e dei prezzi che consentano al nostro sistema produttivo di rimanere competitivo rispetto alle altre aree del mondo.
L'Europa ha sostituito le forniture russe facendo molto ricorso al GNL. Il GNL è uno strumento di straordinaria flessibilità perché collega Paesi produttori con Paesi consumatori anche molto lontani, ma ha la caratteristica di andare dove il prezzo è più attraente e quindi questo fa sì che si crei una competizione globale per ottenere il gas che serve".
"Ci sono tante aree del mondo che vedranno crescere i propri consumi e quindi utilizzeranno, consumeranno più gas e questo è un aspetto positivo perché diminuirà il ricorso al carbone.
Al contempo, però, sarà complesso per l'Europa, che importa il 90% dei propri consumi, poter sempre garantire delle forniture a buon prezzo: dobbiamo quindi tornare ad investire nei contratti di lungo termine che offrono stabilità e livelli ovviamente più efficienti, più convenienti, soprattutto quando i mercati sono corti e sulle intenzioni".
"La decarbonizzazione deve essere un'opportunità. L'Europa è il continente che ha più investito al mondo, è il continente più virtuoso fra tutte le economie avanzate. Noi siamo già un'eccellenza. A questo punto dobbiamo far sì che gli ulteriori step, gli ulteriori passi di decarbonizzazione diventino un'opportunità di crescita: quindi guardare alle filiere industriali, guardare ad includere tutti i consumatori, tutti i nostri settori produttivi. E questa crediamo sia la cifra con cui rileggere le politiche energetiche ed ambientali".
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