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Stoppani (Visa): "La nostra priorità è garantire semplicità, flessibilità e massima sicurezza in un ecosistema complesso"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Stefano Stoppani, Country Manager di Visa: "L'AI ci aiuta a prevenire frodi in tempo reale e a rendere i pagamenti sempre più flessibili e sicuri per tutti"

28 Novembre 2024

Stefano Stoppani, Country Manager di Visa, in occasione del Salone dei Pagamenti 2024 è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.

Le sfide dell'innovazione tra visione e azione, quali sono?

"È una bella domanda perché in effetti lavorare ed investire nel mondo dei pagamenti digitali vuol dire pensare al futuro, ma agendo nel presente soprattutto in un mondo come quello dei pagamenti digitali che sta diventando sempre più internazionale, più globale, più complesso, con molti player. Un ecosistema che si sta evolvendo con tante possibilità per noi, che siamo consumatori, anche di poter scegliere come pagare ed essere pagati digitalmente, è importante stare al passo dei tempi. Abbiamo degli utenti, siano consumatori o imprese, che preferiscono oggi sempre più pagare digitalmente ed essere pagati digitalmente, quindi stanno diventando anche più esigenti. Ci sono anche i frodatori che sono sempre più sofisticati e quindi il compito di una società come Visa è quello di rispondere nel presente a semplificare le modalità d'uso e l'esperienza d'uso per un pagatore, per chi deve mandare dei soldi digitalmente e per chi deve ricevere i soldi digitalmente garantendo sempre una massima sicurezza dell'ecosistema attraverso gli investimenti che noi facciamo globalmente, circa $2 miliardi ogni anno."

Come evolveranno i sistemi di pagamento nei prossimi anni?

"I pagamenti sono cambiati in modo accelerato negli ultimi cinque anni molto più di quanto non lo abbiano fatto nei precedenti 50 anni. Viviamo in un'epoca ovviamente totalmente digitale per cui quello che sta succedendo adesso è un trend che si vedrà anche nei prossimi anni, ovvero con molte delle soluzioni che vanno nell'ottica della semplificazione dei casi d'uso. Quindi rendere sempre più semplici ma al tempo stesso sempre più sicuri i pagamenti, per esempio abbinando l'identità biometrica quando bisogna autorizzare i pagamenti, quindi attraverso riconoscimento facciale o le nostre impronte digitali che sono tutti i dati che sono già presenti nei nostri device. In questo Salone dei Pagamenti abbiamo presentato una soluzione che secondo noi diventerà mainstream nei prossimi anni, che è la VisaFlexi, cioè dare all'utente la possibilità di decidere quando una carta digitale di pagamento si comporta come debito, come credito, come prepagata o mi permette di utilizzare i punti, per esempio per acquistare dei servizi o dei beni. Quindi stiamo andando sempre più nell'ottica della flessibilità ma sempre garantendo la massima sicurezza, perché il pagamento, soprattutto quello online, si basa sulla fiducia e per garantire la fiducia bisogna sempre assicurarsi che la persona che sta pagando o ricevendo i soldi è quella che dice di essere. Quindi in questo senso l'Intelligenza Artificiale ormai ci sta aiutando moltissimo a far sì che in tempo reale si possano identificare, tracciare eventuali rischi di truffe o di frodi prima che i soldi lascino i nostri conti."

Iniziative previste per il 2025?

"Le iniziative per il 25 sono legate alla semplificazione d'uso. Per esempio, stiamo rendendo sempre più universale la possibilità di tappare quindi di fare il gesto del TAP per aggiungere i dati della nostra carta, per esempio per sottoscrivere un servizio di streaming piuttosto che stare a scrivere o toccare lo schermo tante volte inserendo i dati della carta. La semplificazione per l'utente è anche una questione di sicurezza, perché mi permette di identificarmi con anche dei dati biometrici senza dover inserire dei dati manualmente."

Come può cambiare il sistema finanziario con l'arrivo di Trump?

"Beh, lasciamolo lavorare intanto perché poi ancora non è lui il Presidente, però io credo che il nostro mondo dei pagamenti digitali non è impattato o influenzato dalla politica, quindi auguro al nuovo Presidente degli Stati Uniti un buon lavoro. Noi intanto continuiamo a fare il nostro lavoro."

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