27 Novembre 2024
Gino Gai, Director Payments di BFF Bank, in occasione del Salone dei Pagamenti 2024 è stato intervistato da Il Giornale d'Italia.
Le sfide dell'innovazione fra visione e azione, quali sono?
"Le sfide dell'innovazione per quanto riguarda una banca come la nostra, che è una banca di secondo livello, sono focalizzate sulla realizzazione di servizi e prodotti per banche, istituti di pagamento e IMEL con una modalità di ordine cooperativo, nel senso che favoriscono un level playing field normativo e operativo e un time to market anche a quei soggetti come le piccole e medie banche, gli studi di pagamento e gli IMEL che potranno continuare a fornire gli stessi servizi e gli stessi prodotti delle grandi banche, dei grandi player nazionali e internazionali, a parità di costi, di tempi e di mercato, a favore sempre dei cittadini e dei loro correntisti."
Intelligenza Artificiale e nuovo regolamento UE sui bonifici istantanei. Come vi state muovendo?
"Noi siamo stati il primo operatore europeo, e non a caso abbiamo vinto due premi per l'innovazione per gli stand payment, a mettere a disposizione delle banche medio-piccole un servizio di stand payment in modo indiretto, cioè senza che le banche facessero degli investimenti diretti e quindi dargli la possibilità di regolare già da tre anni operazioni istantanee a questi operatori. Quindi dal lato innovazione la nostra traccia è molto ben definita sul piano dei progetti, per quanto riguarda l'euro digitale stiamo lavorando con i gruppi di lavoro nazionali e internazionali al fine di creare e consentire, anche chiedendo al legislatore, un ruolo per soggetti che fanno da collettore per centinaia di banche del territorio che altrimenti autonomamente avrebbero enormi difficoltà a raggiungere un livello di conformità e di disponibilità dei servizi ai propri correntisti e a tutti i cittadini, perché il lavoro digitale è una nuova disponibilità di moneta di Banca Centrale quindi non è solo un servizio di pagamento. Su questo filone vediamo dal legislatore e dai gruppi di lavoro interbancari nazionali e internazionali che non è molto chiaro qual è lo scenario, ma siamo abbastanza ottimisti che il legislatore europeo accolga con favore."
Con l'arrivo di Trump cosa potrebbe cambiare a livello finanziario?
"Come soggetto intermediario facciamo servizi a banche, siti di pagamento e IMEL non abbiamo un riflesso diretto della politica internazionale. Di solito quando avvengono questi cambiamenti ce ne accorgiamo sempre con un tempo dilatato. Lo percepiscono molto di più gli operatori finanziari che lavorano nella tratta Customer to Bank, ossia chi dà servizi agli importatori, agli esportatori e ai singoli cittadini. Considerando che stiamo parlando di un ambito in forte crescita per questa nazione, siamo il terzultimo Paese per pagamenti digitali, non mi aspetto francamente che ci possa essere una riduzione di questa onda di pagamenti digitali che ragionevolmente ci dovrà portare molto più in alto rispetto a questa classifica. Noi siamo a disposizione di questi soggetti per aiutarli a mitigare l'impatto economico, operativo, organizzativo e normativo al fine di aiutarli a stare sul mercato con lo stesso livello dei grandi operatori."
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia