31 Ottobre 2024
Leandro Bovo, Head of Wealth and International Advisory di Banca Generali Private, in occasione del Workshop "Banca Generali Private: Il valore della consulenza internazionale, efficientamento fiscale e normativo del rapporto cross border" è stato intervistato da Il Giornale d'Italia:
Oggi siamo a Milano, una delle tappe di un lungo percorso intrapreso da Banca Generali. Può spiegarci in cosa consiste il servizio di consulenza internazionale e quali opportunità offre?
"Prima di tutto, si tratta di una scelta strategica per avvicinarci ancora di più ai nostri clienti. Le famiglie con un patrimonio importante hanno spesso interessi e connessioni a livello internazionale, così come le imprese familiari. Per questo, offrire un servizio che vada oltre i confini domestici è stato un passo fondamentale per noi, portandoci alla creazione di BG International. Inoltre, l'evoluzione normativa in materia di cross-border ha accelerato la domanda di servizi per i residenti fiscali italiani con depositi all'estero. Abbiamo quindi sviluppato soluzioni per rispondere a queste esigenze e supportare al meglio i nostri clienti. In particolare, per coloro che hanno investimenti e asset depositati in Svizzera, abbiamo istituito la nostra banca svizzera, BG Suisse, e attivato il servizio in LPS direttamente dall’Italia."
Ha accennato al rapporto con la Svizzera. Come mai avete scelto proprio questo Paese e quali vantaggi offre ai clienti italiani?
"La Svizzera è una scelta naturale, sia per la vicinanza geografica sia per le caratteristiche consolidate della sua piazza finanziaria, come la riservatezza e l'eccellenza nella gestione degli asset. Questo servizio è unico in Italia: siamo l'unica realtà in grado di fornire un supporto di asset allocation e consulenza per gli asset dei clienti depositati nelle banche svizzere."
Parliamo anche del contesto fiscale e legale, che è in continua evoluzione e presenta sfide non indifferenti. Quali sono le principali difficoltà che state affrontando in questo ambito?
"Il quadro normativo è proprio ciò che ci ha spinti a investire in questa direzione. La normativa cross-border, per esempio, ha limitato le possibilità per i banker svizzeri di offrire alcuni servizi ai clienti residenti fiscalmente in Italia, e questo ci ha portati a rafforzare i nostri servizi in questo campo. Inoltre, il panorama fiscale internazionale è in fermento: basti pensare alle scelte di Paesi come il Regno Unito e il Portogallo, che stanno rivedendo i loro incentivi fiscali per i nuovi residenti. In Italia, invece, si segue una direzione opposta. Noi restiamo pronti ad adattarci e a servire i nostri clienti in modo completo, come sempre."
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