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Perna (Mondadori Retail): "Il nuovo bookstore presso la galleria Alberto Sordi rappresenta la 50ª libreria in un luogo emblematico della Capitale d'Italia"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Carmine Perna, Amministratore delegato di Mondadori Retail: "Editoria è un mercato sano con una stabilità forte; i libri si continuano a leggere e a vendere sempre di più"

23 Ottobre 2024

Carmine Perna, Amministratore delegato di Mondadori Retail, in occasione dell'apertura del nuovo bookstore Mondadori presso la Galleria Alberto Sordi a Roma, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia

"È una tappa molto importante. Non è un punto d'arrivo, ma è un punto intermedio perché continueremo a svilupparci. Già nelle prossime settimane abbiamo aperture previste in altre aree dell'Italia. Però è un punto molto importante sia perché è un numero rotondo, la 50ª libreria, e sia perché siamo in un luogo emblematico che abbiamo fortemente voluto e cercato e finalmente ci siamo arrivati. E’ veramente un punto centrale della capitale d'Italia; per noi è stata l'occasione anche per sottolineare questa apertura, così come facciamo per le altre, ma probabilmente ancora di più per il luogo nel quale siamo riusciti a costruire questo progetto."

Come vede il futuro dell'editoria in un contesto di trasformazione storica e sociale e quale sarà il ruolo di Mondadori?

"L'editoria è un mercato che, contrariamente a quello che si può pensare, è un settore molto sano. I libri si continuano a leggere e a vendere sempre di più e se ne producono sempre di più. È un mercato che è cresciuto molto negli ultimi anni. In questo momento ha una sua stabilità davvero forte, cosa che non avviene in molti settori. Sicuramente c'è stato un impatto del mondo digitale, ma il libro fisico resta ampiamente l'oggetto che che si usa di più per la lettura, è molto trasversale e non riguarda solo certe generazioni. In più, il fatto di far parte di un gruppo come Mondadori che la cultura, la pratica e la costruisce da oltre cent'anni è qualcosa in più e questo ci dà ancor più voglia di focalizzarci. Infatti queste sono vere e proprie librerie, non sono dei negozi dove si vendono anche dei libri, così come i nostri colleghi sono dei librai e delle libraie super specializzati che vengono formati costantemente."

E a tal proposito, qual è la strategia di Mondadori per poter mantenere rapporti solidi con i librai e supportare le librerie indipendenti?

"In verità nel nostro DNA, come dicevo, ci sono le librerie dirette, ma ci sono le librerie in franchising che non sono altro che degli imprenditori, dei librai appassionati che hanno deciso di legarsi a noi, perché il modo migliore per sostenerli non è solamente quello di condividere lo stesso brand, ma anche di dare servizi. Noi facciamo quasi 2000 eventi in un anno, e un evento si costruisce nel tempo. Bisogna avere degli accordi, riuscire a organizzarli. C'è la fase di esecuzione e senza tutto quel lavoro che c'è dietro non ci si può arrivare. L'altro elemento di base che bisogna considerare è che una catena come Mondadori dà una capacità di avere il prodotto e di avere formazione nel continuo e tutti quei servizi che servono per far funzionare meglio anche le librerie che di fatto sono indipendenti vivono nel nostro network ma sono degli imprenditori super appassionati e questa è la cosa più bella che che si può dire."

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