15 Ottobre 2024
Raffaello Ruggieri, Chief Lending Officer di Intesa Sanpaolo, in occasione della presentazione di Unionezero ha dichiarato:
"Innanzitutto grazie a Mario e al Presidente che oggi mi hanno voluto qui partecipe, non sono come loro sanno avezzo a incontri pubblici però oggi siamo qui proprio per sottolineare, vedendo il Presidente Fontana, Roberto, la Presidente, ma andando anche oltre le prime file ci sono soggetti che hanno dato un contributo determinante, quindi mi permetterei di tornare ad alcuni aspetti che hanno richiamato il Presidente e Mario sul tema della della scalabilità, prima il Presidente ha richiamato una cosa fondamentale, cioè che noi di solito richiamiamo l'attenzione su alcuni aspetti guidati dall'evento. Qui siamo in un'area che è più grande dei miei figli, quindi da questo punto di vista a mia volta, che rappresento indegnamente oggi un'istituzione come Intesa, devo ringraziare la Banca, il nostro consiglio d'amministrazione e soprattutto il CEO Messina, che ci hanno permesso che effettivamente quest'area potesse diventare maggiorenne e più grande dei miei figli. Nel video c'era l'acronimo ex area Falck, cioè uno dei razionali fondamentali, per cui quando i rispettivi tre team, e noi tre in particolare guidati dal CEO, siamo stati chiamati a valutare la prima cosa che richiamava la Presidente, ossia se questo progetto abbia effettivamente un potenziale per poter camminare, se ci siano i presupposti di governance, di sostenibilità di attrattività degli investitori. Il tema con cui la banca si confronta con la sua storia è la cosiddetta banca di sistema, che non esiste in quello che ha fatto Carlo Messina, noi siamo una banca al servizio come dei territori e noi riteniamo che Sesto, oggi che celebriamo Unionezero, sia quella ferita di area metropolitana che indubbiamente meritava di essere rimarginata. La sfida fondamentale rispetto alla sua domanda se questo modello sia replicabile era: riusciamo tutti venendo qui in cantiere una volta a fare ognuno la sua parte? Quindi l'investitore, il fund manager, il promotore, la banca e tutte le istituzioni. Allora noi dobbiamo smettere di guardare gli altri Paesi, l'Italia è un Paese straordinario, guardo qui le imprese che ci permettono di fare questo mestiere, c'è un modello di sviluppo italiano, come diceva la Presidente, che può essere replicato all'estero. Io fortunatamente non sono avvezzo ai convegni, però spesso sento dire il modello francese della 'Città in 30 minuti'; oggi qui noi abbiamo un modello che è assolutamente replicabile, ovviamente non c'è una soluzione definitiva che si può replicare diciamo plug and play in ogni caso sui vari Paesi, potrei parlare di Torino, di Verona, di Bologna, di Roma e del sud Italia, al quale praticamente appartengo. È chiaro che però oggi qui abbiamo un modello di sviluppo in cui il famoso partenariato pubblico-privato, pur con tutte le difficoltà del caso, ha funzionato. Però alla base di questo, per poter essere replicato ci devono essere gli ingredienti che hanno commentato loro prima, come il coraggio: anni fa quando noi dovevamo decidere nella valutazione se c'erano i presupposti non possiamo dimenticare che noi non eravamo nelle condizioni di poter far partire questo progetto. Quindi ciascuno di noi e le rispettive istituzioni che serviamo, perché l'evoluzione stessa della banca era la banca di sistema a un'istituzione del Paese che contribuisce a rendere forti i territori, perché se i territori, se le imprese sono forti siamo più forti anche noi, sono più forti gli investitori e sono più forti gli attori con cui noi possiamo praticamente lavorare. Oggi noi celebriamo non la rigenerazione, che è diventato negli ultimi anni un claim, ma una vera e propria rinascita di un pezzo di storia industriale: qui c'erano le aree Falck, c'era un'eccellenza dell'industria italiana. Indubbiamente questo lo fai con una condizione di fondo che è quello della pazienza, è indubbio che se non ci fosse stata una banca come Intesa, che credeva che loro potevano essere migliori compagni di viaggio oggi non ci sarebbe stato nessuno. Perché andando sul pratico se io a questa sala piena di gremita di persone faccio una domanda per parlare anche di impatto e dico 'chi è disponibile a finanziare le bonifiche?' qui si svuota in un minuto. Noi siamo stati l'unica banca in Europa, quando si parla di come una banca contribuisce a rendere forte un territorio, a finanziare delle bonifiche che hanno un'altissima complessità. Durante il B20 a guida italiana, che il CEO ha guidato, di cui eravamo orgogliosi per la parte Finance infrastructure, noi portammo Sesto come esempio di modello di sviluppo italiano insieme agli amici che sono oggi qui sul palco. E quando chiedemmo a istituzioni celebri come Harvard se ci potessero restituire a loro volta degli esempi concreti a cui noi potessimo ispirarci hanno tirato fuori con molta fatica uno o al massimo due casi: questo per restituire di come l'Italia può essere oggi un modello in Europa."
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