25 Settembre 2024
Nicola Lanzetta, Direttore Italia del Gruppo Enel, in occasione dell'evento "Italian energy summit" ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Il sistema ecosostenibile e sicuro è quello di cui si sta occupando ora l'Italia che ha un obiettivo primario, e cioè quello di avere energia con due caratteristiche e cioè un prezzo ragionevole e con una disponibilità ragionevole. Da questo punto di vista la transizione, o meglio chiamiamola proprio differente mix sul quale ci stiamo orientando, va nella direzione che ci siamo detti. Quindi facendo sì che questa gran parte di energia generata da fonti rinnovabili, il gas oggi il carbone è pressoché inesistente nella situazione italiana, vada verso un sistema fatto di rinnovabili, quindi fatto di acqua, di sole e di vento. Cresce come è noto soprattutto la nuova capacità solare sia su tutto il pianeta, dove i numeri sono davvero enormi, ma stiamo assistendo proprio anche alla crescita di nuovi impianti medium."
Quali soluzioni ed investimenti state portando avanti?
"Ma come sempre noi stiamo continuando nel nostro sviluppo di capacità di generazione e affinché il Paese abbia una capacità di generazione elettrica adeguata alle nostre esigenze ma ci stiamo soprattutto concentrando su un fattore abilitante affinché questo possa avvenire che è la resilienza e affidabilità della rete di distribuzione. Non è un caso infatti che la grandissima parte degli investimenti che faremo nell'Italia nell'anno corrente, nel 2025 e nel 2026 di circa 12 miliardi è destinata proprio alle reti. Queste sono nevralgiche per due motivi: uno lo abbiamo accennato prima, cioè all'ingresso sempre maggiore di nuovi impianti rinnovabili. Tanto per dare il numero, oggi abbiamo 1.800.000 di impianti rinnovabili, quindi impianti che hanno necessità di vivere in maniera bidirezionale la rete. Il secondo aspetto è un cambio delle condizioni meteo di questo Paese; eventi meteo estremi, grandi ondate di calore, alluvioni, bombe d'acqua fanno sì che la nostra rete debba continuare ad adeguarsi e fornire quella resilienza indispensabile affinché il sistema possa essere un sistema sano."
Che peso avrà l'energia nucleare nei prossimi dieci anni in Italia?
"Questo nessuno può saperlo. Sicuramente l'energia nucleare dovrebbe cogliere due obiettivi: uno riguarda la diversificazione di cui abbiamo parlato quindi un'altra tecnologia con la quale produrre energia elettrica. La seconda è quella di dare un profilo più gestibile. Come si può immaginare mentre il sole e il vento non sono modulabili perché dipendono appunto da fattori a noi estranei, l'energia nucleare può essere gestita e quindi può rappresentare quella base load che non è oggetto al tempo e alle condizioni meteo"
Come mai non si è avviato alcun progetto ad oggi?
"Ma ciò non dipende dagli operatori dipende dalla scelta che è fatta in questo Paese. Non dimentichiamoci che qualche anno fa questo Paese ha scelto di non utilizzare la tecnologia nucleare per la generazione di energia elettrica. Oggi è così, si vedrà se si cambierà. Certo, se non cambia non potremo far nulla in Italia, mentre ad esempio Enel è già un operatore in Spagna e in Slovacchia. È evidente che oggi in Italia non può esserlo, perché la legge non lo consente."
E si è appena insediata la nuova Commissione Europea. Come dovrà cambiare il Green Deal?
"Dovrebbe cambiare come stiamo leggendo sui giornali. Vale a dire, sicuramente la transizione energetica o un nuovo sistema energetico italiano europeo, è inevitabile che debba essere cambiato. Probabilmente dei dettami rigidi dei numeri fine a se stessi hanno mostrato dei numeri, per cui quello che mi aspetto e che mi sento di dire è che ci sarà una concretezza maggiore in relazione alla fattibilità di questo processo evolutivo."
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