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Trenti (Intesa Sanpaolo): "Presentato Rapporto Settori Industriali, previsione tassi di crescita del fatturato intorno all'1% per il '28"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Stefania Trenti (Responsabile Industry and Local Economies Research di Intesa Sanpaolo): "PMI, oltre il 50% del nostro export, sono competitive"

20 Maggio 2024

Stefania Trenti, Responsabile Industry and Local Economies Research di Intesa Sanpaolo, in occasione della presentazione del 105° Rapporto di Analisi dei Settori Industriali, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia

"Nell'orizzonte del 2028 si prevedono buoni tassi di crescita del fatturato a prezzi costanti, intorno al 1%. Questo recupero è principalmente attribuibile a un miglioramento nei consumi delle famiglie italiane, sebbene continueranno ad essere fortemente influenzati dall'invecchiamento e dalla diminuzione della popolazione. La fascia di famiglie in difficoltà è aumentata nel 2023, quindi il principale motore della crescita delle imprese manifatturiere italiane sarà nei prossimi anni. Le esportazioni dovrebbero crescere a ritmi sostenuti, grazie alla competitività delle molte Piccole e Medie Imprese che rappresentano oltre il 50% del nostro export, mostrandosi flessibili e in grado di cogliere opportunità globali. Ci aspettiamo inoltre che prosegua il trend di crescita degli investimenti, sostenuto dagli incentivi governativi volti a promuovere la transizione verso un'economia energetica e digitale sostenibile, con effetti positivi sulla produttività nazionale, elemento cruciale per sostenere la crescita del PIL."

Quali sono le principali difficoltà geopolitiche che influenzano il nostro export italiano?

"Il doppio impatto del conflitti, prima in Ucraina e poi in Medio Oriente, hanno sicuramente comportato delle modifiche anche nelle direzioni delle nostre esportazioni. Il mercato russo era un mercato importante soprattutto per prodotti moda e beni di consumo, sicuramente si è dovuto superare queste difficoltà del mercato russo anche per la presenza di blocchi alle esportazioni. In prospettiva ci auguriamo che molte delle tensioni tendano a diminuire però non possiamo dimenticare che stiamo vivendo un momento di evoluzione, di cambiamento dello scacchiere geopolitico internazionale. Non possiamo escludere che le tensioni tra le due grandi potenze, Stati Uniti e Cina, possano provocare della tensioni anche sui flussi di commercio internazionale. I dazi decise a suo tempo dall'amministrazione Trump non hanno modificato di molto la geografia del mondo. Anche in caso di vittoria di Trump alle prossime elezioni americane aspetteremo per capire quali saranno le sue decisioni."

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