15 Aprile 2024
Gregorio De Felice, Chief Economist e Responsabile Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, in occasione della presentazione del XVI Rapporto "Economia e Finanza dei distretti industriali: le sfide green e digitale", ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Abbiamo presentato il rapporto sui distretti industriali, e un dato importante è il grande recupero rispetto ai livelli pre-pandemici con una crescita del 20%. Un altro aspetto importante riguarda il forte incremento delle esportazioni, con un saldo commerciale che solo per la componente distretti è pari a oltre 94 miliardi di euro, quindi il grosso del saldo commerciale dell'Italia in campo industriale. E poi dato molto importante: la maggiore patrimonializzazione delle imprese che rispetto all'inizio degli anni 2000 è sostanzialmente raddoppiata. Questo vuol dire che le imprese hanno capacità di autofinanziamento e di riprendere un ciclo importante di investimenti".
Come le sfide green e della tecnologia si inseriscono in questo quadro?
"Sono estremamente importanti, quelle green anche in un momento teso come questo a livello geopolitico, in cui il prezzo del petrolio è abbastanza alto, intorno ai 90$ al barile, riuscire a risparmiare sulle fonti energetiche rappresenta un vantaggio non solo per l'ambiente, per il pianeta, ma anche in termini economici per quanto riguarda le imprese che fanno più ricorso alle energie rinnovabili".
Per il 2024, invece, cosa prevedete a livello di distretti?
"Una crescita, soprattutto nella seconda parte dell'anno, con un '25 che potrà vedere una crescita del fatturato intorno al 2%. Quindi una ripresa che inizia nel secondo semestre e che si rafforza l'anno prossimo".
Che ruolo potranno avere i distretti sul PIL nel 2024?
"Continueranno ad avere un un'importanza fondamentale e in quanto sono una sorta di front runner anticipano il ciclo rispetto al PIL. Quindi vedere i distretti che esportano di più sarà un indicatore anticipatore di quella che poi vedremo come tendenza del prodotto interno lordo".
Di quanto caleranno i tassi a giugno e poi nel corso del 2024-2025?
"Noi prevediamo un primo taglio il 6 di giugno con la riunione del Consiglio della Banca centrale europea, altri due tagli almeno nell'arco di quest'anno e poi tre riduzioni nel 2025. In sostanza il livello dei tassi scende dal 4% attuale al 2,5% la prima metà dell'anno prossimo".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia