12 Marzo 2024
Andrea Falessi, Direttore Relazioni esterne di Open Fiber, in occasione dell' incontro svolto al Palazzo della Regione di Aosta per parlare della banda ultra larga come attore principale nello sviluppo dei territori, ha dichiarato a Il Giornale d' Italia:
"Quello ad Aosta è stato un incontro molto interessante e noi di Open Fiber vogliamo ringraziare la Regione per l'averlo promosso. Oggi abbiamo presentato lo stato di avanzamento del nostro piano che quest' anno vedrà il completamento in Valle d'Aosta: sono 68 i Comuni di cui 54 già completati e 51 in vendibilità. Come dicevo, contiamo di finire tutto entro il 2024, con forse alcune piccole code nel 2025. L' intervento è stato molto complesso, vista l'orografia e le caratteristiche della Regione che hanno comportato una riduzione di lavorabilità: spesso in inverno ci sono condizioni proibitive e in estate, vista l' intensa attività turistica, i comuni non consentono lo svolgimento di lavori stradali. A ciò si aggiunge una problematica molto seria ricorrente nelle regioni del centro e nord Italia, ossia la carenza di forza lavoro. Questi eventi nel corso degli anni hanno causato ritardi a lavori che ora però sono in via di ultimazione.
Quello che ad oggi ancora manca è l'adozione di questa infrastruttura da parte degli utilizzatori finali, ossia le famiglie, le imprese pubbliche e l' amministrazione; manca la spinta all'attivazione dei servizi, per questo è importante che i cittadini vengano informati affinché le imprese e le sedi delle pubbliche amministrazioni utilizzino un'infrastruttura che ormai è disponibile."
Qual è stato l'investimento per Valle d'Aosta?
"L'investimento sulla parte delle aree bianche, su cui ci stiamo concentrando oggi, tocca i 16 milioni di euro: undici già investiti e sei che verranno utilizzati nel corso di quest'anno."
Quali sono stati, negli ultimi anni, i passi in avanti che l'Italia ha fatto verso la fibra ottica?
"Il contributo di Open Fiber è stato rilevante per lo sviluppo e il raggiungimento di uno standard europeo di disponibilità di infrastrutture in fibra ottica veloce e in grado di supportare i servizi del futuro. Quando abbiamo incominciato, la disponibilità di questo tipo di infrastruttura in Italia era al 22%, oggi siamo al 52%/54%, contro una media europea del 56%.
Questi numeri ci dimostrano che tanto lavoro è stato fatto; ci sono tanti piani privati e pubblici, come il Piano “Italia a 1 Giga”, che consentiranno attorno al 2026 il completamento della copertura del territorio nazionale."
Quali sono i benefici che questi territori ottengono attraverso questa connessione ultraveloce?
"La connessione ultraveloce è il presupposto fondamentale della transizione digitale ed ecologica: transizione digitale perché non ci possono essere servizi evoluti senza un'infrastruttura sicura, resiliente e veloce capace di sostenerli; transizione ecologica perché, senza un'infrastruttura di questo tipo, non si possono attivare alcune dinamiche di riduzione delle emissioni, ma anche perché le reti moderne come questa consumano l' 80% di energia elettrica in meno rispetto alle reti tradizionali."
Quali sono i vostri obiettivi 2024?
"Nel 2024 contiamo di completare il piano delle aree bianche, benché c'è la possibilità che gli ultimi ritocchi verranno eseguiti nel 2025. Nonostante questo possiamo dire che il 2024 sarà l'anno del completamento del Piano banda ultralarga."
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