Sabato, 06 Settembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Furstenberg Fassio (Banca Ifis): "Arte e Made in Italy valgono il 30% del PIL, con il Parco Internazionale di Scultura mostriamo l'importanza della sinergia pubblico-privato"

Ernesto Furstenberg Fassio, Presidente Banca Ifis: "Banca portatrice di numerosi esempi di collaborazione pubblico-privato nell'ambito artistico e culturale"

24 Febbraio 2024

Ernesto Furstenberg Fassio, Presidente Banca Ifis, in occasione del Forum in Masseria 2024 organizzato da Bruno Vespa, ha dichiarato: 

"Mi collego al Louvres per dare merito al fatto che Gli Uffizi non abbiano storicamente niente da invidiare al museo parigino e anche le modalità con le quali la collezione al Louvres è nata rispetto agli Uffizi crea delle forme molto più accoglienti per la nostra arte rispetto all'arte italiana in Francia. Per questo è importante il lavoro che sta facendo il nostro Ministro della Cultura nel continuare a sostenere l'arte italiana, che è certamente l'arte del mondo.

Io sono diventato amministratore delegato della nostra holding nel 2017 e poi Presidente del nostro Gruppo qualche anno fa; la nostra banca è principalmente del Nord-Est, una banca delle piccole e medie imprese. Il mio obiettivo era quello di far diventare questa banca una banca nazionale che potesse diventare una banca per tutte le venti regioni italiane a supporto dell'economia e a supporto del sociale. Oggi la nostra banca è presente in tutte le regioni italiane, siamo una banca che opera con delle collaborazioni tra pubblico e privato importanti. L'esempio di Mario Draghi è stato molto importante per me in questo senso, perché seguendo l'approccio che all'epoca portava il Primo Ministro nel provare una sinergia tra le società di consulenza private nazionali e il settore pubblico, ho capito che anche la nostra banca avrebbe potuto trovare delle sinergie cooperando con la pubblica amministrazione per stare con lo Stato, per dare supporto all'economia e ricevere in cambio una maggiore cooperazione a livello di gruppo bancario quotato in Italia e operativo prevalentemente in Italia.

Per andare nel dettagli di una collaborazione pubblico-privato nell'ambito artistico, noi abbiamo ricevuto una richiesta dal Ministero della Cultura per acquistare e conservare delle opere di Antonio Canova e quindi ci siamo resi disponibili a rendere fruibili. L'obiettivo della banca nell'arte è quello di cooperare con l'Amministrazione per dare supporto laddove ci dovesse essere una richiesta affinché l'arte possa essere aperta a tutti. Questo lo abbiamo fatto con la Fondazione Canova ed è quello che stiamo facendo adesso con l'opera Il bambino migrante di Bansky. Il nostro intervento rende dunque in questo caso da un lato fruibile quest'opera, che nel tempo andrebbe altrimenti distrutta, e dall'altra parte crea uno spazio dove poter far esporre a giovani artisti di strada alla Biennale di Venezia e non solo artisti che sono ufficialmente impegnati. Cerchiamo quindi in questo senso di dare spazio anche a quegli artisti che magari non sono presenti nel cartellone. La Banca è qui oggi dunque principalmente per raccontare questa collaborazione che abbiamo avuto con il Ministro della cultura e chiaramente penso che la racconteremo quando verrà inaugurato il palazzo a Venezia.

Questo approccio nei confronti dell'arte nasce dal 2019, quando ho chiesto al nostro ufficio studi di calcolare quanto l'arte potesse contribuire nella determinazione del nostro prodotto interno lordo; la bellezza oggi pesa il 30% del PIL. Per bellezza di intende anche la bellezza dei prodotti del Made in Italy, quindi tutti quei prodotti che hanno una componente di design nel prodotto finito industriale e che permette ai prodotti Made in Italy di essere più competitivi e più resilienti degli altri prodotti sui mercati internazionali. Anche la posizione della Banca dell'arte mutua dunque il supporto che diamo alle filiere produttive, perché molti prodotti sono frutto di un assemblaggio che parte dalle piccolissime imprese che vanno a comporre una catena di montaggio che poi finisce nella grande azienda. 

Apriamo ora il Parco Internazionale di Scultura che sarà collegato alla Biennale di Venezia all'interno del quale vi sarà una collezione d'arte contemporanea e dove daremo la possibilità alla Biennale, al padiglione Italia, di esporre artisti nel nostro padiglione. Voi sapete che Venezia non ha molto spazio nella città e noi siamo con la nostra direzione generale nel Comune in un parco di molti ettari, quindi ci sembrava una cosa buona poterlo offrire al Ministro della Cultura e alla Biennale per fare dei progetti integrati nell'arte che partono da Venezia ma che saranno poi portati in tutto il mondo. Inaugureremo dunque il Parco Internazionale di Scultura che sarà gratuito.

L'ultima cosa importante sui prodotti made in Italy che vorrei dire è: ricordiamo che così come vanno sostenute le piccole e medie imprese e le grandi industrie è importante a mio avviso che la politica e i governi seguano sempre tavoli tecnici di organizzazione dei processi con i tanti temi che sono sul tavolo di costruzione di valore, è importante che ci sia una collaborazione pubblico-privato. Pensiamo alla FIAT 500, una macchina che ha portato il nostro Paese dappertutto: questo è un esempio del made in Italy e quindi è importante che questo nostro Paese conservi e mantenga questo valore anche su marchi storici.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti