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Cimbri (Unipol): "Fusione di UnipolSai completa percorso decennale; Ddl capitali? Verificare se rischi distorsivi sulla governance"

Il Giornale d'Italia ha intervistato Carlo Cimbri, Amministratore Delegato di Unipol: "Rinnovo di Montani a BPER? Posso dirgli di stare 'sereno'”

16 Febbraio 2024

Carlo Cimbri, Amministratore Delegato di Unipol, in occasione della conferenza stampa di presentazione dei risultati preliminari consolidati del 2023 e dei dettagli di razionalizzazione societaria del Gruppo, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:

“Quella di oggi è una giornata che chiude un lungo percorso iniziato oltre dieci anni fa con il salvataggio di FondiariaSai.

Dopodiché il Gruppo ha cambiato radicalmente aspetto in questi anni; abbiamo lavorato per semplificarlo, razionalizzarlo e per renderlo più efficiente, e oggi chiudiamo questo percorso rendendo ancora più intellegibile la nostra struttura agli occhi del mercato, perché da ora in poi avremo un'unica società quotata dove gli investitori potranno scegliere di investire.”

Qual è l'obiettivo, anche in termini di impatti sulla governance, dell'incorporazione di UnipolSai legata all'OPA?

“Dal punto di vista della governance avviene una semplificazione; ieri avevamo due società quotate e domani ne avremo soltanto una; un unico consiglio di amministrazione e un unico centro decisionale.

Dal punto di vista operativo poco cambia, perché già le figure apicali di Unipol Gruppo e UnipolSai, a partire dal sottoscritto, Amministratore Delegato e Direttore Generale Matteo Laterza, coincidevano. Queste figure non cambiano per lo meno fino alla chiusura di questo mandato. Poi come sempre, nel nostro mondo decideranno gli azionisti.”

Il risiko bancario in questi mesi, è un tema caldissimo. Tutti si chiedono se questa operazione possa avere un impatto sulle vostre strategie sul fronte bancario

“No, assolutamente. È un'operazione esclusivamente attinente alla configurazione del nostro gruppo: avevamo complessivamente il 20% delle due banche che partecipiamo e che distribuiscono per noi prodotti. Da quel punto di vista non cambia assolutamente nulla: non abbiamo impatti sulle strategie bancarie.”

Oggi avete presentato anche i risultati preliminari 2023: quali sono? Siete soddisfatti? In che contesto sono maturati?

“L'anno che si è chiuso è stato particolarmente complesso per le assicurazioni perché se da un lato, dopo tanti anni in cui i prezzi erano scesi di oltre il 30% nel settore delle RC auto, si è avviato un percorso di ritrovamento di un equilibrio economico dal punto di vista industriale sul quale è subentrata l'impennata dell'inflazione che ha reso ancora più complessa questa attività, sulla quale però siamo ben incamminati.

In questo scenario si sono aggiunte catastrofi naturali in una dimensione di oltre tre volte quello che il nostro Paese aveva mai dovuto sopportare in termini di Danni.

Sono una pluralità di eventi che nel loro insieme hanno natura talmente straordinaria che solo la prudenza delle gestioni degli esercizi precedenti ci consente di gestire senza alcun tipo di contraccolpo né in termini di risultati né in termini di remunerazione degli azionisti.”

Parlando di ddl capitali, abbiamo visto che per come è improntato sta causando veramente grande incertezza alla governance e alla lista del CdA. Secondo lei cosa si potrebbe fare e che impatti potrebbe avere su società quotate?

“Premetto che per l'assetto del nostro Gruppo non abbiamo mai fatto una presentazione del board come lista azionisti quindi non abbiamo un impatto diretto; forse su Sondrio, ma lì capiremo meglio che impatti potrà avere.

 A livello generale penso che quando si fanno delle riforme noi dobbiamo sempre cercare di avere dei punti di sintesi adeguatamente ragionati e non legati a situazioni di emotività. Se da un lato è assolutamente vero che chi investe denari delle società abbia la possibilità di esprimere la governance, in rapporto a quanto investe delle società, e su questo sono assolutamente d'accordo. Nello stesso tempo mi rendo conto che nella società ad azionariato diffuso un cambiamento di situazioni che possono portare alle maggioranze delle minoranze, per usare un gioco di parole, si debba prevedere. Il Decreto Capitali da una maggiore centralità al ruolo degli azionisti. Non mi pronuncio se questo poi debba essere ulteriormente migliorato, bisognerà vedere nelle prime applicazioni se per caso non produrrà effetti distorsivi piuttosto che effetti calmierati.”

Secondo lei su Generali cosa potrebbe accadere?

“Questo non lo so dire; riguarda il nostro primo competitor, insieme ad Allianz, e quindi osservo ma non mi esprimo perché non mi compete.”

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