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Chianti Classico, il Consorzio celebra il centenario della sua fondazione con un record di espositori alla Leopolda di Firenze

Il 2024 è un anno particolare per la denominazione del Gallo Nero, che celebra il centesimo anniversario della fondazione del suo Consorzio e conferma il suo stato di salute

15 Febbraio 2024

Nel 2024 il Consorzio Vino Chianti Classico celebra il centenario della sua fondazione e per la trentunesima edizione della Chianti Classico Collection festeggia alla Stazione Leopolda il 15 e 16 febbraio con un record di espositori.  La manifestazione segna quest’anno un nuovo primato nel numero di produttori partecipanti: sono 211 le aziende del Gallo Nero per un totale di 773 etichette in degustazione, di cui 172 Chianti Classico Riserva e 151 Gran Selezione. Importante novità di quest’anno è il ritorno all’apertura al pubblico per l’intera giornata del 16 febbraio, un’occasione unica per condividere un anno da record insieme agli appassionati di questa terra e di questo vino. La Collection prevede alcuni momenti di approfondimento per gli operatori del settore e la stampa. Nel pomeriggio della prima giornata il seminario “Dieci anni di Gran Selezione”, a cura di Antonio Boco e Paolo De Cristofaro (ore 16.30). Nel 2014 sono state 33 le prime etichette di Gran Selezione ad uscire sul mercato, oggi i vini certificati in questa tipologia sono ben 213.  Il 16 febbraio alle ore 11, è invece previsto un approfondimento sull’Olio DOP Chianti Classico, con un seminario dedicato, curato dal tecnico del Consorzio, l’agronomo Roberto Rappuoli.  Nell’ambito della Chianti Classico Collection non poteva mancare la presenza dell’altro prodotto principe del Gallo Nero, l’Olio DOP Chianti Classico. In particolare, verrà allestito un banco di assaggio della DOP verde del Gallo Nero, dove sarà possibile degustare 33 oli. Inoltre,6 aziende produttrici saranno presenti personalmente in sala.  Un'altra importante novità di quest’anno è la possibilità per tutti gli ospiti della manifestazione di portare a casa alcuni dei Chianti Classico degustati. Nella giornata di venerdì è infatti prevista la vendita al pubblico di una selezione delle etichette presentate nell’ambito della Leopolda (1 etichetta per azienda partecipante). Partner della manifestazione anche quest’anno importanti nomi dell’enogastronomia italiana, come alcuni dei migliori prodotti DOP e IGP: Parmigiano Reggiano DOP , Pomodoro di Pachino IGP, Aceto Balsamico di Modena IGP, Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, Oliva La Bella Della Daunia DOP, Mozzarella di Bufala Campana DOP, Gorgonzola DOP, Arancia Rossa di Sicilia IGP e Pecorino Toscano DOP. Per celebrare il Centenario sarà presentata in anteprima alla Collection, la mostra “Chianti Classico Century” che ripercorre i primi cento anni del Consorzio attraverso il pensiero dei suoi Presidenti. Il Centenario del Consorzio sarà infatti un’occasione di racconto corale, cui si uniscono anche le voci dei suoi soci, che si presenteranno in brevi reel sui social media durante tutto il 2024, per unire un volto e una storia personale a ciascuna etichetta. Alcuni di questi video saranno proiettati anche all’interno del foyer della Leopolda, un omaggio alla vera anima del Consorzio: i suoi produttori. Il 2024 è un anno particolare per la denominazione del Gallo Nero, che celebra il centesimo anniversario della fondazione del suo Consorzio e conferma, in generale, il suo stato di salute.  L’analisi dei dati relativi al Chianti Classico di medio termine ci restituisce il quadro di una denominazione in sostanziale e stabile equilibrio. Le vendite dei vini Gallo Nero degli ultimi anni (2020-2023) sono state infatti superiori del 4% rispetto alla produzione del medesimo periodo. Per quanto riguarda il 2023, a fronte di una contrazione del prodotto imbottigliato (-11%), legata a varie cause fra cui le previsioni sulla riduzione della produzione, la crescita generale dei prezzi e il fenomeno del sovra-stoccaggio in alcuni dei mercati chiave del Gallo Nero, l’anno si chiude con alcuni risultati di rilievo: in particolare, l’ottimo exploit del mercato interno e l’ulteriore crescita in valore e notorietà della Gran Selezione.  In generale cresce il valore attribuito ai vini della denominazione del Gallo Nero: il prezzo medio del Chianti Classico (media delle tre tipologie) aumenta infatti del 7% rispetto al 2022 e del 13% sul 2021. Per quel che riguarda il prodotto imbottigliato, si conferma la forte presenza - in volumi venduti e in valore - delle tipologie “premium” del Chianti Classico, Riserva e Gran Selezione. Nel 2023 le due tipologie hanno infatti rappresentato, congiuntamente, circa il 42% della produzione e il 54% del fatturato.   In particolare, si evidenzia l’ulteriore crescita di notorietà del Chianti Classico Gran Selezione (si veda comunicato stampa dedicato). A 10 anni dalla sua introduzione, il mercato conferma il grande interesse per questa tipologia di altissima qualità. Questo anche grazie all’entrata in vigore del nuovo disciplinare di produzione (dal 1 luglio 2023) che permette l’utilizzo delle Unità Geografiche Aggiuntive in etichetta, legando ancora più indissolubilmente il vino al suo territorio di produzione. Nell’anno da poco conclusosi, la Gran Selezione e il Chianti Classico in generale, sono stati infatti sotto i riflettori della critica internazionale, che ha dedicato un’attenzione particolare alla denominazione, premiandola in alcuni casi con il massimo punteggio, sinonimo di eccellenza assoluta. Guardando ai mercati del Chianti Classico, quello domestico, secondo mercato per il Chianti Classico, è quello che è cresciuto maggiormente, assorbendo il 22% del prodotto venduto. E proprio in Italia si segnala anche un forte aumento del fatturato legato alla tipologia Gran Selezione (+14% rispetto al 2021). Gli USA, che nel 2022 avevano registrato un vero e proprio boom di vendite di Gallo Nero, si confermano ancora una volta al primo posto: il 35% delle bottiglie di Chianti Classico trovano infatti sbocco su questo mercato. Nel 2024 il Consorzio ha in programma la realizzazione di varie attività di marketing e comunicazione negli Stati Uniti d’America, ed in particolare a fine aprile organizzerà un evento di altissimo livello nella città di New York. Segue il Canada stabile al terzo posto(10%), un mercato che negli ultimi anni ci ha regalato grandi soddisfazioni e per cui il Consorzio vede ancora ottime potenzialità di crescita. Anche in questo mercato nel 2023 si registra un vero e proprio exploit delle vendite di Chianti Classico Gran Selezione, con un quasi +50% nei volumi e +60% in valore, rispetto all’anno precedente. Buona anche la performance del Regno Unito che si attesta al quarto posto (7%): un paese dove il Consorzio Vino Chianti Classico continuerà ad investire anche nel 2024 con vari eventi e attività promozionali. Poi, ancora fra i mercati consolidati, ricordiamo la Germania al 6%, un mercato che è e sarà oggetto di particolare attenzione nella strategia consortile insieme a Svezia e Francia (paesi target nell’ambito del progetto triennale MEET). Una nota particolare va al al mercato svedese che, grazie anche agli investimenti realizzati nell’ultimo biennio, segna un +8% delle vendite in volumi e +12% in fatturato sull’anno precedente. Anche in questo caso, complice dell’aumento, è stata la tipologia Gran Selezione, che raddoppia i volumi venduti rispetto al 2022. Seguono: Benelux (3%), Svizzera (2%), Giappone (2%) e Corea del Sud (2%). Dall’indagine sulle vendite del Gallo Nero effettuata dal Consorzio, il Chianti Classico vanta una penetrazione commerciale davvero particolare; pur rimanendo infatti spiccata la concentrazione delle vendite nei suoi mercati storici (due terzi della produzione viene venduta nei primi tre mercati), i vini del Gallo Nero raggiungono anche mete insolite, al di fuori dalle normali rotte commerciali e in tutti i continenti: sono infatti distribuiti in oltre 160 paesi in tutto il mondo. “Siamo molto soddisfatti dell’affermazione del Chianti Classico sui mercati internazionali – sottolinea Giovanni Manetti, Presidente del Consorzio – e, in quest’anno particolare, dell’exploit del mercato italiano e della tenuta di tutti gli altri mercati storici per i vini del Gallo Nero. Da alcuni anni il Consorzio sta infatti investendo sul potenziamento dei suoi mercati storici, anche con alcune attività innovative che ci permetteranno di avere una presenza sempre più costante e capillare nei vari paesi di riferimento. Quest’anno il leitmotiv di ogni attività di marketing e comunicazione sarà il Centenario del nostro Consorzio, il più antico d’Italia. Nel 1924 furono 33 i viticoltori, visionari, possiamo dirlo oggi a distanza di 100 anni, ad avere un progetto comune e decidere di creare il Consorzio. A distanza di un secolo, i soci del Consorzio sono diventati 500, ma gli obiettivi che ci accomunano sono gli stessi di allora. Proteggere il vino che nasce da un territorio altamente vocato e di rara bellezza e accompagnare i viticoltori nell’affrontare i mercati di tutto il mondo sotto l’insegna comune del Gallo Nero. Un’indagine del Consorzio mostra quanto alta sia la percentuale delle donne impiegate nelle aziende del Chianti Classico, anche in ruoli decisionali. Una recente indagine sulle aziende associate del Consorzio Vino Chianti Classico, che conta quasi 500 soci di cui 345 aziende che fanno tutta la filiera ed escono sul mercato con la propria etichetta Gallo Nero, ha mostrato una nuova luce sul mondo del lavoro al femminile nelle campagne tra Firenze e Siena. Il dato più rilevante riguarda proprio la distribuzione di genere tra gli impiegati del mondo del Gallo Nero: in media infatti la percentuale delle donne in azienda sfiora la metà (44%). Tra queste si contano le proprietarie o comproprietarie di aziende vitivinicole, che sono in numero pari agli uomini.  I ruoli apicali di direzione sono ricoperti da donne nel 42% di casi, in cui però spesso vi è coincidenza con la proprietà, data la struttura spesso a conduzione familiare delle aziende chiantigiane. È il lato commerciale che vede una maggioranza femminile, come responsabile marketing / commerciale (60%).  Il lato tecnico della produzione è ancora fortemente caratterizzato dal lavoro maschile; infatti, in questo casole percentuali femminili superano di poco le due cifre per i ruoli di enologo (16%) e di agronomo (12%). Stando però ai dati del MIUR, vediamo che tra i nuovi iscritti al corso di laurea Scienze Agrarie (anno accademico 2022/2023) il 28% sono donne, ma due atenei toscani quali l’Università degli Studi di Firenze e l’Università di Pisa offrono un quadro ancora più roseo, intorno al 38%, per il corso di laurea in Enologia e Viticoltura. Questo dato ci fa pensare che la percentuale delle donne impiegate sia in campo che in cantina sia destinata a crescere nel prossimo futuro. Il Consorzio Vino Chianti Classico, si può dire, già vede una virata al femminile, con alla guida l’unica direttrice di un consorzio vitivinicolo in Italia, Carlotta Gori, in carica dal 2017, coadiuvata da uno staff a maggioranza “rosa”. Da segnalare un altro autorevole nome nel parterre de roi degli ambasciatori ad honorem del Chianti Classico. Il nuovo Chianti Classico Honorary Ambassador per il mercato inglese: Sebastian Payne MW. Ogni anno il Chianti Classico trova sbocchi di mercato in oltre 160 paesi del mondo: una distribuzione capillare per una denominazione che ha tanto da raccontare per esaltare, in uno scenario sempre più globalizzato, la sua identità e la sua unicità. Il Chianti Classico, il territorio vitivinicolo più antico del mondo, rappresenta una delle più belle storie italiane di sempre e come tale ha bisogno dei suoi portabandiera, dei suoi ambasciatori. Grazie ad un’iniziativa lanciata nel 2017, sono stati nominati ad oggi undici Ambasciatori ad Honorem del Gallo Nero. Ne ricordiamo i nomi: Massimo Castellani e Daniele Cernilli per l’Italia, Jeffrey Porter per gli USA, Michael Godel e Michaela Morris per il Canada, Steven Spurrier per la Gran Bretagna (che ci ha purtroppo lasciato nel 2021), Jens Priewe per la Germania, Isao Miyajima per il Giappone, Jung Yong Cho per la Corea del Sud, Othmar Kiem per l’Austria, Christian Eder per la Svizzera.   Quest’anno il Consorzio Vino Chianti Classico ha deciso di proporre un’unica candidatura, per il mercato inglese. Il nome è di grande autorevolezza e ben noto in tutto il mondo enologico come dimostra la sua biografia che riassumiamo brevemente. Si tratta di Sebastian Payne MW. Sebastian si è laureato ad Oxford ed ha passato tutta la sua carriera lavorativa comprando e vendendo vino, in particolare vino italiano. Ha ottenuto il prestigioso titolo di Master of Wine nel 1977. In seguito è stato nominato membro della commissione degli esaminatori dei Master of Wine, Chairman della stessa Commissione e infine è stato Chairman dei Master of Wine nel biennio 1995/1996. Per circa 50 anni, ha lavorato per la Wine Society, una cooperativa di consumatori che vende vino solo ai suoi soci privati (180.000 in UK). A capo della sezione acquisti fra il 1985 e il 2012, ha comprato vini in tutto il mondo, continuando poi a lavorare come consulente della Wine Society,  in particolare per l’acquisto di vini dalla regione di Bordeaux e dall’Italia. Oggi svolge attività di consulenza nel settore, per molte altre istituzioni inglesi. Occorre sottolineare che il riconoscimento consegnato alla Leopolda si inserisce in un progetto più ampio, denominato “Chianti Classico Ambassador”. Si tratta di un’attività finalizzata alla creazione di una rete di Ambasciatori del Gallo Nero nei suoi principali mercati, lanciata dal Consorzio in Canada nel 2017 e ripetuta nel 2018 negli Stati Uniti, nel 2021 in Germania e nel 2022 in Inghilterra. In questo caso i candidati, non “ad honorem”, hanno dovuto dimostrare attraverso un vero e proprio concorso la loro conoscenza della denominazione.

 

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