25 Gennaio 2024
Stefano Venier, CEO di Snam, in occasione della conferenza stampa riguardo il piano strategico 2023-2027, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
“Abbiamo presentato l'aggiornamento con la proiezione al 2027: le caratteristiche di questo piano sono un incremento degli investimenti a 11,5 miliardi di euro netti, che in realtà corrispondono a 12,5 miliardi di euro la cui parte preponderante va ovviamente alla allo sviluppo ulteriore dell'infrastruttura per il trasporto del gas e per la sicurezza energetica ma anche in quota consistente con oltre 1 miliardo di investimenti a tutte quelle attività che accompagneranno la transizione energetica verso la piena decarbonizzazione.”
Riguardo la situazione degli stoccaggi di gas in Italia qual è il livello di riempimento attuale?
“Oggi abbiamo ancora oltre il 70% di livello di riempimento, quindi un livello di assoluta sicurezza, considerato anche che ormai una parte importante dell'inverno è passata, quindi possiamo guardare con tranquillità.
Ovviamente chi lavora in questo settore ragiona sui prossimi mesi e anni; da questo punto di vista certamente il completamento della nave di Ravenna può portare un contributo essenziale come lo ha portato quella di Piombino.”
Prevede che ci siano dei rischi per i prossimi 2 o 3 mesi sui livelli di stoccaggio?
“Penso proprio di no, a meno che non venga un freddo siberiano per due mesi. Direi che in questo momento qui le riserve di cui disponiamo non solo ci danno tranquillità sulla disponibilità del gas, ma assicurano una certa stabilità sul livello dei prezzi.”
Le problematiche legate al Medio Oriente e al blocco del Canale di Suez possono presentare dei rischi sul piano industriale?
“Certamente sono un punto di attenzione che va monitorato con attenzione, ma al momento non abbiamo registrato significativi effetti. Le navi interessate da questo flusso sono le navi che portano il gas dal Qatar a Rovigo e da questo punto di vista non ci sono segnali di interruzione.”
Il blocco di Suez potrebbe avere un impatto sulle bollette energetiche degli italiani?
“Se in questo momento i prezzi non sono saliti, direi che abbiamo prezzi in linea con quelli delle settimane precedenti.”
A che punto siete con lo sviluppo del progetto idrogeno e quale livello potrà raggiungere nel mix energetico nazionale?
“Per quanto riguarda il livello all'interno del mix energetico nazionale non lo decidiamo noi, ma è definito nell'ambito della cornice europea. Sappiamo che il ruolo del SouthH2 Corridor è anche quello di essere un corridoio per il trasporto dell'idrogeno verso il centro dell'Europa. Come sapete, in Germania ci sono programmi di sviluppo del consumo e delle infrastrutture molto importanti. Stimiamo che delle 10 milioni di tonnellate di importazioni di idrogeno, che identifica la Commissione Europea come il volume a tendere nel 2040, il 40% circa possa transitare attraverso il South Corridor.
Attualmente siamo in una fase di intensa preparazione, credo che un turning point sia stato il riconoscimento di questa infrastruttura come progetto di interesse comune. Questo corridoio non solo è strategico per il percorso di decarbonizzazione dell'Europa, ma apre anche le opportunità di accedere a una serie di finanziamenti europei e italiani che diventano essenziali.
Questa infrastruttura, per quanto riguarda le valutazioni che noi facciamo relative al territorio italiano, implica investimenti a tendere per 4 miliardi di euro; si tratta di una infrastruttura importante, che può giocare un ruolo fondamentale nel percorso di decarbonizzazione".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia