29 Novembre 2023
Luca Morena, Fondatore e Ceo di Nextatlas, in occasione dei Digital (R)Evolution Awards di Bain & Company, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"NextAtlas è presente all'evento contribuendo con un'analisi sull'evoluzione del comportamento dei consumatori, che è un po' il tema centrale di questa sessione, e lo facciamo attraverso un metodo che abbiamo ingegnerizzato negli ultimi anni e che contempla l'uso di intelligenza artificiale e Big data. Porteremo un insieme di evidenze che abbiamo estratto negli ultimi mesi su alcuni cambiamenti interessanti che stanno avvenendo, soprattutto negli aspetti valoriali che riguardano i consumi, quindi organizzeremo i contenuti secondo una piramide di valori. La cosa più interessante è che c'è un fermento notevole nella parte più funzionale delle aspettative dei consumatori, quindi la voglia di personalizzazione, di mancanza di ostacoli nei processi di acquisto, ma che viene controbilanciata con una serie di altre necessità che riguardano ad esempio il contatto umano e autentico e la capacità dei brand di parlare con i propri target. Quindi insomma, c'è un equilibrio sottile da mantenere. Tutto questo noi lo facciamo dando evidenza statistica, quindi la novità che portiamo è un modo di fare analisi di tendenze e di consumo basato su tecnologie nuove".
Quali sono le principali tendenze che avete riscontrato nel 2023?
"Ce ne sono ovviamente tantissime. I temi fondamentali riguardano l'impatto delle nuove tecnologie dentro alle nostre abitudini di acquisto, per cui abbiamo visto come adesso l'impatto dell'intelligenza artificiale nel retail potrebbe essere un tema molto interessante su cui già sono partite sperimentazioni di persone che usano sistemi come GPT per farsi supportare nelle scelte di acquisto, e una dimostrazione di ciò la si è avuta proprio allo scorso Black Friday. E poi ci sono le cose fondamentali, per cui la necessità di fare di più con poco, dunque una cultura di acquisto responsabile ma dovuto anche al fatto che poi c'è anche una forma di minimalismo portata della crisi dei costi della vita di questi ultimi mesi".
Per il 2024 invece?
"Noi abbiamo fatto un report e uno dei temi focus era proprio questa questa tendenza, che chiamiamo l'Ideal Street culture ovvero una cultura di auto-indulgenza ma molto minimalista. Accanto a questo ci sono altri due macro-tendenze: gli aspetti di nuova rilevanza che hanno preso certe forme estetiche imperfette, soprattutto nella moda nel design, e quindi voglia di autenticità, e infine ovviamente l'impatto dell'intelligenza artificiale, su cui si inizia a cercare di voler capire quali sono i lavori che cambieranno e quali sono le necessità che avremo".
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