07 Novembre 2023
Luca Dal Fabbro, Presidente di Iren, in occasione della 26esima edizione di Ecomondo a Rimini, ha dichiarato a Il Giornale d'Italia:
"Ecomondo è una realtà che ogni anno cresce sempre di più. Quest'anno è ancora più grande, si parla di economia circolare, di ambiente e quindi noi non potevamo mancare perché siamo tra le aziende italiane leader nell'economia circolare. Abbiamo uno stand che presenta tutti i servizi, tutti i prodotti, tutte le aree di business che abbiamo e siamo contenti perché stiamo incontrando molti cittadini, molti clienti, molti operatori, molti partner e sono dunque tre giorni investiti nella relazione e nello sviluppo di nuove partnership".
Cosa ha fatto Iren nel concreto quest'anno per per l'economia circolare?
"Nell'ultimo anno abbiamo installato diversi impianti; abbiamo inaugurato Vercelli per il recupero dei pallet, abbiamo acquistato una partecipazione importante in un impianto che recupera materassi, si tratta di una startup di due giovani piemontesi e quindi investiamo anche nell'imprenditoria giovanile. Abbiamo poi inaugurato l'impianto di biogas di Gavassa, il più grande in Italia per il recupero dei rifiuti umidi e della trasformazione in biogas, in anidride carbonica e in compost, che serve all'agricoltura. Insomma abbiamo investito nel futuro dell'economia circolare e abbiamo un programma ulteriore di sviluppo in questi anni. Abbiamo inoltre appena ottenuto l'autorizzazione per un impianto che recupererà dalle schede elettroniche i materiali rari ad Arezzo quindi siamo impegnati nell'installare i nuovi impianti per il recupero e il riciclo del riutilizzo delle materie che diventeranno sempre più scarse.
Recuperare questi materiali è importante perché l'industria italiana dipende da circa 5 o 6 materie critiche che importiamo dall'estero e la tensione geopolitica e le crisi potrebbero rischiare di ridurre l'approvvigionamento di queste materie critiche, fermando le nostre imprese. Noi abbiamo una miniera a cielo aperto che sono i nostri rifiuti che dobbiamo smettere di chiamare i rifiuti perché sono risorse, e queste vanno trasformate e valorizzate. Pensiamo solo ai cellulari e ai computer che gettiamo che sono ricchi di rame, di palladio, di zinco, di litio, tutte materie essenziali per la nostra impresa che ad oggi importiamo totalmente.
Un anno importantissimo per Iren anche dal punto di vista delle acquisizioni.
Sì, abbiamo acquisito varie realtà aziendali, abbiamo investito molto nelle rinnovabili, da ultimo è stata accettata una proposta che deve essere ancora finalizzata con l'accordo con i creditori per il gruppo Egea in Piemonte, che rafforza moltissimo la nostra leadership territoriale del nord ovest facendoci sostanzialmente diventare ancora più forti in questa regione.
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