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Frattasi (ACN): “Direttiva NIS2: vanno sostenuti i piccoli imprenditori della supply chain”

L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è presente a Cybertech Europe 2023. L’intervista al Direttore Generale

03 Ottobre 2023

Il 3 e 4 ottobre 2023, Cybertech Europe torna al Centro Congressi di Roma "La Nuvola", presentando soluzioni innovative per le sfide della trasformazione digitale, tra cui gli attacchi cyber a livello mondiale. L'evento vede la partecipazione di relatori istituzionali e di alto livello imprenditoriale provenienti dall'Europa e da tutto il  mondo.

Il Prefetto Bruno Frattasi, Direttore Generale dell'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN), ha in tale occasione dichiarato al Giornale d'Italia:


“L’Agenzia per la cybersicurezza nazionale è presente e in forze a Cybertech Europe 2023. Abbiamo qui questo meraviglioso stand, che invito tutti a visitare. Ho ringraziato dal palco tutti i miei colleghi, lo staff che ha pensato ad allestirlo e lo ha messo su con grande capacità.

Lo sforzo che ci attende più serio è quello che riguarderà la messa a terra della direttiva NIS2, per due ordini di motivi. Perché intanto, amplia i settori nei quali ci sarà un rafforzamento dei presidi di sicurezza informatica. Dall’altro, perché ingaggia nelle regole di sicurezza più severe anche i piccoli e piccolissimi imprenditori, che facciano parte della supply chain, cioè della catena di approvvigionamento, che riguarda questi settori. Quindi, ci sarà uno sforzo, ho parlato prima di investimenti pubblici e privati, uno sforzo grandissimo, che dovranno fare questi piccoli, che vanno sostenuti in questa necessità di adeguatrice che hanno, di mettersi nelle condizioni di non rappresentare l’anello di vulnerabilità di questa catena.

Noi l’intelligenza artificiale non è che la stiamo scoprendo adesso. Se ne sta parlando moltissimo, dopo che, qualche mese fa, venne fuori questa ChatGPT-4 di Open AI, che praticamente ha un po’ rivoluzionato questo settore. Ma strumenti intelligenza artificiale, lo ricordavano qualche giorno fa  su La Stampa un’intervista di una professoressa,  adesso non mi ricordo il nome. Diceva che noi usiamo quotidianamente strumenti di intelligenza artificiale, anche questo smartphone che ho io si avvale dell’intelligenza artificiale. Il bancomat, che noi usiamo e quando la banca eroga un servizio da remoto, si sta originando un processo in cui ci sono strumenti e sistemi algoritmici d’intelligenza artificiale. Quando si paga con la carta di credito, quando si fa una transazione, un bonifico a distanza. Quindi, adesso dobbiamo un po’ arginare quelli che sono questi scenari, che vengono immaginati, distopici, cioè il contrario dell’utopia, cioè l’utopia rovesciata. Che possono in qualche modo metterci in allarme riguardo ad usi non consentiti, non consentibili di questi strumenti di intelligenza artificiale. Che potrebbero portare, per esempio, a fatti discriminatori. Non è possibile accettarlo e non lo accetteremo naturalmente, questo rischio lo dobbiamo combattere."

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