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Santagata (Tim): “La sfida è tradurre le iniziative europee in cybersecurity nazionale, noi player sistemico”

“Nella cybersecurity, puntiamo sulla Cyber Trends intelligence e i servizi verticali connessi al nostro SoC per il mercato”

03 Ottobre 2023

Il 3 e 4 ottobre 2023, Cybertech Europe torna al Centro Congressi di Roma "La Nuvola", presentando soluzioni innovative per le sfide della trasformazione digitale, tra cui gli attacchi cyber a livello mondiale. L'evento vede la partecipazione di relatori istituzionali e di alto livello imprenditoriale provenienti dall'Europa e da tutto il mondo.

Eugenio Santagata, Chief Public Affairs & Security Officer presso TIM Group, Amministratore Delegato di Telsy SpA, centro di competenza in Cybersecurity e Cyber Resilience del Gruppo TIM per il mercato civile e national champion per la Quantum Key Distribution. ha in tale occasione dichiarato al Giornale d'Italia:

“È un evento molto importante, direi che è l’evento in Italia, tra i più importanti, sul mondo della cybersecurity, ma non solo, del digitale in generale e di tutti gli aspetti connessi.

Abbiamo voluto quest’anno avere una presenza particolarmente significativa, anche in ragione del percorso, della traiettoria, che ha avuto Telsy, come centro di competenza di cybersecurity del gruppo Tim, negli ultimi anni.

Quindi, siamo qui a significarlo, oltre che con le nostre soluzioni, anche con una presenza più importante e tangibile, rispetto agli anni scorsi.

Telsy, come parte del gruppo Tim, in particolare di Tim Enterprise, deve poter rispondere a tutte le esigenze di sicurezza dei nostri clienti, che vanno dei clienti più grandi a quelli più piccoli. Tuttavia, abbiamo anche dei verticali, nel campo della sicurezza delle comunicazioni, ad esempio, stiamo puntando molto sulla comunicazione quantistica, quindi l’utilizzo dell’ottica e della luce, per trasmettere informazioni non distruttibili, non captabili, non corruttibili.

Sul mondo della cybersecurity, puntiamo molto sulla Cyber Trends intelligence e sui servizi verticali connessi al nostro SoC per il mercato.

Se ha un senso parlare di sovranità digitale, occorre perseguire questo tipo di dimensione certamente a livello europeo. Oggi, sempre di più, si vive in una società iper connessa, con una proliferazione esponenziale del numero dei device connessi. L’Italia può fare la sua parte, ma deve essere necessariamente parte di un gioco più importante, che inizia in Europa. Ed in Europa ci sono dei segnali importanti, come esempio l’ultima direttiva NIS2, che allarga al mondo dell’agricoltura una serie di standard.

Questo significa che sempre più soggetti dovranno investire, e noi auspichiamo che queste risorse rimangano in Europa. Ci sono altri esempi, come il Chips Act, per una sempre più marcata e solida sicurezza degli elementi di base della nostra tecnologia.

La sfida sarà tradurre queste ottime iniziative europee in cybersecurity e resilienza nazionale, e noi siamo qui per fare la nostra parte come player sistemico.”

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