28 Settembre 2023
Il 28 e 29 settembre, si svolge a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, l'Italian Energy Summit 2023, evento organizzato dal Sole 24 Ore, giunto alla sua 23esima edizione. Vi partecipano le istituzioni politiche ed i principali operatori del settore dell’energia, in Italia ed all’estero. Alessandro Puliti, Amministratore Delegato di Saipem, ha dichiarato:
"Noi realizziamo gli investimenti dei nostri clienti, questo è il nostro ruolo. Non investiamo direttamente, ma trasformiamo gli investimenti in infrastrutture per l'energia, sia essa tradizionale o gas, ma anche energia rinnovabile. Infatti, il nostro impegno nell'energia rinnovabile, nella transizione green, è quello di offrire la possibilità ai nostri clienti di fare questo tipo di investimenti. E infatti siamo molto attivi, su tutti la generazione da eolico off shore, in particolare nel Mare del Nord, ma anche nei mari del Far East. A Formosa, abbiamo realizzato fondazioni per turbine eoliche off shore, e attualmente stiamo completando il progetto Henning in Scozia. Ma la nostra offerta per la transizione energetica non è solo nella offshore wind, che è un settore che tra l'altro ha i suoi problemi come è stato ben ben accennato in precedenza, ma siamo impegnatissimi sulla cattura dell'anidride carbonica. Siamo l'unica società, fra i contractor del settore, che può offrire l'intera filiera della cattura del dell'anidride carbonica. Quindi dai camini, dove avvengono le emissioni in atmosfera di anidride carbonica, al trasporto dell'anidride carbonica in tubi, o liquefatta, o su navi, fino ai luoghi dove l'anidride carbonica viene intombata e sequestrata nelle formazioni geologiche profonde.
Siamo anche una società di perforazione, quindi siamo perfettamente in grado di fare i pozzi, che servono a questo scopo e questo è fondamentale per tutti i settori ad alto budget, dove il passaggio all'elettrico non è evidentemente immediato. Ma non solo, è anche impianti per il riciclo delle plastiche, impianti per la trasformazione del gas: quindi non l'utilizzo del gas come combustibile, ma l'utilizzo del gas come materia prima e mi riferisco in particolare agli impianti per la produzione di ammoniaca e di urea e quindi di fertilizzanti. L'ammoniaca è il vettore per il trasporto probabilmente dell'idrogeno, più efficiente in questo momento e la produzione di fertilizzanti è un'altra grande necessità del mondo, perché da una parte abbiamo la necessità della transizione energetica, ma dall'altra parte c'è anche la necessità di assicurarsi che ci sia cibo per tutti sulla sulla terra. Quindi i fertilizzanti sono un modo molto interessante per utilizzare il gas, non come combustibile. In Australia stiamo realizzando il più avanzato impianto per la produzione di fertilizzanti, dove tutto il gas viene trasformato in urea e non si produce neanche una molecola di anidride carbonica.
Per quanto riguarda l'eolico, l'Italia è un mercato dal potenziale enorme, quindi teoricamente potremmo fare grandi cose, però è pure vero che, al momento, la situazione è statica. Tra l'altro, in Europa il settore sta conoscendo una fase di estrema difficoltà, perché alcune gare stanno andando deserte: gli operatori lamentano costi non sostenibili. Il settore è partito prima del Covid, e certamente prima dell'incremento di prezzi, che si è visto nelle materie prime, con l'inizio della guerra in Ucraina. In un sistema di costi di tutta la supply-chain, che effettivamente era compatibile con le tariffe incentivanti che venivano offerte da governi regolatori a quel tempo. Oggi, questo non è più compatibile. Tutta la supply chain dell'eolico shore è in grande sofferenza e non è solo una questione di inflazione di costi. I primi parchi eolici sono stati installati dove era facile installarli, e mi riferisco alle fondazioni in particolare al segmento delle fondazioni per i parchi eolici off shore che costituiscono dal 40 al 50% dell'investimento necessario. Quindi, sono una parte fondamentale. Diciamo che prima sono stati fatti quelli dove era facile fare queste fondazioni, oggi i nuovi parchi eolici vengono diciamo progettati in aree dove fare queste fondazioni è certo più difficile che nel passato: occorre perforare pali di grandi di grandi dimensioni in acqua sono lavori che che costano. Occorre che a monte le tariffe, che sono poi le enabler di tutta la filiera, dove i developer e i le società che poi dopo installano e costruiscono le pale eoliche possono trovare una sostenibilità economica. Abbiamo anche sentito recentemente il discorso della Presidente Ford Merlin è andato diritto al punto, occorre rivedere questo sistema altrimenti l'eolico rischia una pausa.
Il nostro ruolo è quello di offrire nuove tecnologie e il nostro target nel piano industriale 2023 2026 è di avere un 25% di acquisizioni di ordini in tutto quello che è il segmento green, quindi tutta quella che è l'area di realizzazione di infrastrutture carbon free e nel 2023 ci stiamo attestando intorno al 10%. Ma quello che vediamo è che ci sono dei segnali positivi, soprattutto nell'area diciamo direi della carbon capture. Abbiamo recentemente firmato un contratto per Stoccolma Energia e dove andremo a realizzare prima l'ingegneria e poi speriamo l'impianto per curare la CO2 emessa da un impianto a biomasse. La cosa è molto interessante perché quando si cattura il CO2 da un impianto di produzione a biomasse questo porta poi a delle emissioni negative. Questo è quel boost di riduzione che serve per raggiungere gli obiettivi per rimanere entro +1° o +0,6 °entro entro la fine del secolo.
Abbiamo brevettato la tecnologia di cattura della CO2 che si basa su enzimi, quindi una tecnologia bio, che non usa i sistemi tradizionali, con le ammine. Quindi questa è una tecnologia molto più friendly dal punto di vista ambientale, ma anche un size, una dimensione, una gestione degli impianti, che la rende adatta alla piccola e media industria, quindi rende accessibile anche alla piccola e media industria."
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