28 Settembre 2023
Il 28 e 29 settembre, si svolge a Palazzo Mezzanotte, sede di Borsa Italiana, l'Italian Energy Summit 2023, evento organizzato dal Sole 24 Ore, giunto alla sua 23esima edizione. Vi partecipano le istituzioni politiche ed i principali operatori del settore dell’energia, in Italia ed all’estero. Massimo Battaini, CEO Prysmian, ha dichiarato:
"Vediamo una continua domanda crescente di infrastrutture, che collegano le fonti rinnovabili di energia, che siano i parchi eolici piuttosto che solari, terrestri, alla Rete, quindi all'applicazione finale. È una domanda costante, che nasce anche in Europa fortissima, ma si sta espandendo in Nord America e in altre aree geografiche. Sicuramente c'è un'area di progetti, in particolare quelli offshore, che hanno sofferto di inflazione forte negli ultimi due anni. Progetti, che sono stati aggiudicati a vari player, sempre pre-momenti inflattivi, quindi con prezzi che non riflettevano questo incremento di costo. E poi, c'è stato l'aumento di costo del denaro, che rende questi progetti finanziariamente meno valuable, però sto parlando di un segmento di mercato di questi progetti off shore, con necessità di ritorni finanziari importanti, legato ai clienti canali a livello, che sono società che fanno business costruendo un impianto eolico, piuttosto che solare e collegandolo. Il business deve tornare, i costi aumentati dei progetti e il costo del lavoro rende questi business che sono più validi. Ma questa quota di mercato è il 10% della domanda totale.
Tutti gli altri progetti di collegamenti eolici sottomarini, terrestri e solari, sono in carico alle utilities, che hanno un modello di business diverso, che chiaramente hanno modalità di scaricare a valle questi costi aumentati. Quindi, alla fine torniamo al tema dell'inflazione, che ricade sul consumatore finale, che avrà delle tariffe più elevate per sostenere questo. Innanzitutto, questo è un tema contingente specifico, ci sono due anni di inflazione, già negli ultimi dodici-sei mesi questi fattori inflattivi si sono ridotti. E quindi, non riteniamo assolutamente che ci sia questo rallentamento, anzi stiamo costantemente investendo in capacità, perché noi, come altri players europei e non europei, non abbiamo ancora pronte installate le capacità per gestire questa forte domanda che prevediamo duri almeno dieci anni poi si stabilizzerà e poi continuerà fino al 2050. Ho un indicatore facilissimo per mostrare la crescita del mercato in cui operiamo. Il mercato di progetti sottomarini, di connessione di fonti rinnovabili e progetti terrestri di collegamenti con high-power cables, per connettere le varie generazioni con le applicazioni, valeva, nei cinque anni antecedenti al 2020, prima della pandemia, 2 miliardi di euro all'anno di progetti aggiudicati nel mondo dei cavi, nell'industria dei cavi. Questo mercato oggi 2022-2023, vale 15 miliardi. Quindi, c'è un fattore sei, sette, otto di crescita rapida. Perché questa domanda è cresciuta in due anni, dal 2020 al 2022-2023. E per questo che le capacità produttive dei cavisti, ma anche di chi produce le piattaforme off-shore, anche di chi produce le converter station per trasferire energia, convertirla, non sono ancora adeguate. Gli investimenti sono massicci. Noi investiremo nei prossimi cinque anni 2 miliardi di euro in capacità produttiva, e per noi son tanti. Normalmente investiamo 200 milioni all'anno per l'aumento di capacità produttiva. Ecco, questo diventa un fattore veramente critico. I tempi sono lunghi, perché gli impianti sono complicati. Parliamo di tecnologie per posare cavi sottomarini su fondi del mare fino a 2000 metri. Quindi servono navi, servono capacità produttive, servono persone, servono talenti. Quindi la filiera è lunga. Si diceva anche, poco prima, che non ci siano deviazioni sul percorso, perché questo renderebbe questa transizione veramente non percorribile. Noi stiamo facendo tantissimo per renderla più sostenibile perché offriamo soluzioni tecnologiche che rendono il costo del cavo, per megawattora trasferito, più competitivo. Questo per rendere gli investimenti necessari, da parte dei nostri clienti, più sostenibili e, quindi, più di lungo termine nel corso del periodo. Per quanto riguarda la nostra strategia, è difficile dire, a una settimana dal nostro capital market, svelare le differenze con il passato. Posso solo dire che ci sarà un taglio diverso di strategia, ma una grande continuità con il passato. Questa è un'azienda, Prysmian, che è cresciuta negli ultimi 15 anni con grandi acquisizioni. Avevamo un valore di fatturato di circa € 6 miliardi nel 2010, oggi siamo a € 16 miliardi. E questa crescita non è solo l'esplosione del mercato, è il cambio di pelle di queste aziende. Useremo quelle leve, questa capacità e questa leadership consolidata per formulare una strategia leggermente differente ma in continuità. Siamo leader nel mercato, vogliamo rimanere leader, e quindi questo vuol dire definire nuovi percorsi senza guardare gli altri e soprattutto seguire i nostri clienti. Noi siamo al servizio dei nostri clienti, nell'aiutarli nella transizione energetica.
Noi abbiamo abbracciato la sostenibilità anni fa e nel 2021 abbiamo ottenuto la nostra approvazione, con target chiari e definiti, di decarbonizzazione del nostro foot print produttivo, ma anche di decarbonizzazione del foot print, dei cavi, in operation, utilizzati dai nostri clienti. Quindi, la sostenibilità è per noi il mezzo per rendere le nostre soluzioni più friendly dal punto di vista delle emissioni di CO2. Quindi, lavoriamo per la full decarbonization dei nostri impianti produttivi, delle navi, eccetera, ma soprattutto forniamo ai clienti soluzioni che aiutano i clienti a raggiungere i loro obiettivi di decarbonizzazione. Questo concetto rende poi giustizia al fatto che la sostenibilità non la si può fare fine a sé stessa, perché non possiamo sostenere costi crescenti senza avere un ritorno. E questo concetto di aiutare i clienti nel loro viaggio di sostenibilità per rendere i loro cavi in in operazioni meno emissivi dal punto di vista di CO2 e un modo di fare business. I clienti ci cercano, prendiamo quote di mercato perché i nostri prodotti sono per esempio totalmente riciclabili. Abbiamo l'unico cavo al mondo sottomarino completamente riciclabile alla fine della sua vita. Quindi questo dà punti e aiuta i clienti nel raggiungere il loro target. La sostenibilità non è solo un ambizione interna di farsi belli con dei KPI, ma è un fattore di business e quindi di crescita per noi. Sul tema della supply chain non vediamo criticità particolari: il rame è materia prima fondamentale per i cavi, però non è l'unica, perché c'è anche l'alluminio come conduttore per trasferire energia, si dice che il rame diventerà corto come capacità produttiva rispetto ai fabbisogni di utilizzo per la decarbonizzazione, per l'energy transition. I fornitori di rame stanno investendo a loro volta sullo sviluppo di miniere e quindi sul processo produttivo che, poi, usando la materia prima, fornisce ai cavisti un conduttore, un tondino di rame. Quindi, c'è sicuramente tensione, però c'è azione e risposta dai vari fornitori, nell'approfittare, anche loro, di questa opportunità di crescita, di business".
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