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Focarelli (Ania): “Paese sottoassicurato, rapporto premi su Pil basso, a volte la metà di Francia o Germania”

“A differenza di altri Paesi, non abbiamo uno schema di partnership pubblico privato per gestire le catastrofi naturali. Speriamo sia nell’agenda di Governo nei prossimi mesi“

26 Settembre 2023

Bancassicurazione è l’evento annuale promosso da ABI e ANIA, dedicato al mercato assicurativo. Da 10 anni, Bancassicurazione, per gli operatori bancari e assicurativi, è l’appuntamento per confrontarsi e analizzare le opportunità legate all’evoluzione e individuare approcci che consentano di presidiare e sviluppare con efficacia il business nel comparto Vita e Danni. Dario Focarelli, Direttore Generale ANIA, ha dichiarato al Giornale d’Italia:

“È una giornata di analisi di cosa sta succedendo, come succede ogni anno negli ultimi 10 anni. Il mercato della banca d’assicurazione è un mercato molto importante, soprattutto sul ramo vita. Ma in realtà, si sta sviluppando anche nella parte della componente danni. Quindi, una riflessione comune di banche e assicurazioni aiuta a comprendere cosa sta succedendo. Un Paese, il nostro, sottoassicurato, lo dicono le statistiche assicurative. Il rapporto premi su Pil in Italia è più basso, qualche volta la metà, di quello che osserviamo in Francia, in Germania, per esempio. Dipende da molti fattori e decisioni a livello di come è organizzato lo Stato.  Un tema particolare, di cui anche oggi si è parlato molto, è quello delle catastrofi naturali. In Italia, a differenza di altri paesi, siamo molto esposti, ma non abbiamo uno schema di partnership pubblico privato per la gestione delle catastrofi naturali. È possibile che questo sarà nell’agenda di governo nei prossimi mesi. Noi ce lo auguriamo fortemente. Naturalmente, c’è un tema di copertura di rischi noti, come il terremoto, c’è un tema di copertura di rischi che stanno incrementandosi nel tempo, come i rischi climatici. Non c’è stata solo l’alluvione in Emilia, ci sono state bombe d’acqua, alcune molto importanti a Milano, almeno durante quest’estate. I danni sono stati molto significativi, non soltanto alle abitazioni, in parte anche a quelle, per esempio ai pannelli solari o ai cappotti termici, ma anche semplicemente alle auto, la grandine. C’è una fortissima domanda di copertura, naturalmente c’è una valutazione da parte degli assicuratori del fatto che questo tipo di coperture sono sempre più esposte ad un aumento della frequenza. Quindi, capire come sia possibile, al tempo stesso, gestire meglio la prevenzione, avere prezzi connaturati al rischio ma, al tempo stesso, sostenibili per le per le famiglie, è uno degli obiettivi che speriamo questo dibattito, come altri, aiuteranno a risolvere. Comunque è necessario e  importante un intervento, una valutazione da parte del Governo e delle autorità.

Ci sono tante normative europee, che sono in dirittura di arrivo, perché c’è la fine della legislatura. Noi ne sottolineamo almeno una importantissima. Dobbiamo chiudere il negoziato sul solvency 2, in particolare sulla revisione, sugli strumenti per calcolare il capitale delle compagnie di assicurazione, in caso di turbolenze dei mercati finanziari. Ci teniamo moltissimo, l’Italia è stata in parte penalizzata in passato, è necessario e fondamentale che invece venga approvata. Siamo vicini a farlo, per questo noi suggeriamo e premiamo perché ci sia questa soluzione, che le nostre autorità italiane siano coinvolte, come lo sono state  oggettivamente negli ultimi mesi, a chiudere questo dossier. Ci sono altre normative, altrettanto importanti, come per esempio la rete dell’investment strategy, su cui probabilmente non si arriverà a una chiusura. Ma in generale, noi sappiamo che la regolamentazione finanziaria e  assicurativa è   sempre più europea. Quindi è importante che l’Italia, con tutte le sue autorità, sia conscia di questo e sia in grado di fare, parola un po’ abusata, ma fare sistema. Nel senso di riuscire a disegnare meglio regolamentazioni, che valgono a livello europeo, ma che devono essere applicate bene anche in Italia.”

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