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De Molli, TEH-Ambrosetti: "Comparto Food & Beverage al 16,4% del PIL. Puntare su sostenibilità e consolidamento PMI"

Valerio de Molli, CEO TEH-Ambrosetti: "Lavoro? Cifre importanti di riduzione del cuneo fiscale, giudizio estremamente positivo". L'intervista a Il Giornale d'Italia

03 Maggio 2023

Valerio de Molli, CEO The European House - Ambrosetti, in occasione della presentazione del 7°forum "La Roadmap del futuro per il Food&-Beverage", ha dichiarato a Il Giornale d'Italia: 

"Abbiamo presentato qui al Palazzo della Regione oggi la settima edizione del Forum Food&Beverage di The European House Ambrosetti che è appunto alla quarta tappa a Bormio. Molti media, voi compresi, lo hanno definito la Cernobbio del food per intenderci in modo semplificato. Da questo punto di vista faremo il punto sul quadro dei fatti chiave che toccano le corde del settore industriale del paese più importante in assoluto. Stiamo parlando sul piano dell'impatto diretto indiretto indotto del 16,4% del PIL e stiamo parlando di un comparto che ha raggiunto il record esportativo mai toccato nella storia, passa i 60 miliardi e come dinamismo e come crescita per ognuno dei top 10 segmenti del settore ha doppia cifra di crescita e per ognuno dei top 10 paesi di destinazione passa la doppia cifra di crescita.

Quindi molto dinamico, in grande espansione, in grande crescita e vede l'esposizione internazionale di sviluppo e di guadagno di quota di mercato molto rilevante per tutto quello che è prodotto in Italia nell'ambito food and beverage. Su questo le iniziative di indirizzo sono già state tracciate da tempo e quindi l'indirizzo forte di focus sulla sostenibilità e quindi rendere questo comparto meno assorbente sul piano energetico e delle emissioni CO2 è un indirizzo strategico che la comunità europea prima e l'Italia dopo hanno già di fatto interiorizzato.

Tutte le imprese del food, come dimostra il nostro rapporto, stanno agendo investimenti importanti in questa area e credo che questa sia la direzione. Una seconda direzione, che è anche sottolineata nel rapporto, è quella dell'urgenza di procedere in un consolidamento dimensionale delle piccole imprese. Basta pensare che l'Italia è il singolo paese in Europa con la più alta concentrazione di numerosità di piccole imprese sul totale, sono l'85% del totale, nel caso della Germania il 56%. È evidente che questa è una zavorra negativa alla crescita perché più sei piccolo meno hai capacità di investire nel marchio, meno capacità di investire in ricerca e sviluppo, meno capacità di investire in reti commerciali e distributive e meno più in generale in qualità della produzione e della manifattura.


Allora è urgente che anche a livello di policy ci siano indirizzi forti per spingere nel potenziamento dimensionale della crescita.

Sul lavoro mi sembra che sia stato fatto un ottimo lavoro, non solo perché la convocazione del Consiglio dei Ministri il primo di maggio assumeva anche una valenza simbolica, la metafora del governo che lavora il giorno della festa del lavoro. Quindi non solo per questa simbologia, ma anche perché nel merito e nella struttura si sono implementate azioni significative che per la prima volta nella storia, come orgogliosamente ha sottolineato il Presidente del Consiglio, va a restituire nelle tasche dei lavoratori pur sempre solo nel periodo luglio-dicembre di quest'anno, cifre importanti di riduzione del cuneo fiscale. Quello che sia le imprese che i lavoratori avevano da sempre chiesto senza mai ottenerlo, va bene che è solo per questi 6-7 mesi, ma intanto è stato fatto. Quindi il giudizio nostro è estremamente positivo.

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