17 Dicembre 2022
Denis Delespaul, presidente della CCI France Italie, in occasione dell'incontro "Cocktail de Noël" della Camera di Commercio francese in Italia a Milano, ha commentato a Il Giornale d'Italia:
"Per dirlo con una parola è grazie alla continuità che si basa la buona relazione Francia-Italia, in particolare la firma che fu fatta tra il presidente Mattarella e il presidente Macron in merito al trattato del Quirinale. Credo sia una felice sorpresa che con il nuovo governo italiano c'è continuità. Al di là delle parole pre elezioni. Vediamo una continuità negli investimenti, nelle decisioni che sono state prese e con la collaborazione dell’Europa.
Francia e Italia proseguono la loro partnership come mai prima.
Qualche settimana fa la nuova manovra del Governo italiano ha avuto un effetto positivo, anche questo significa continuità. Ricordiamo che lo scambio tra Francia e Italia raggiunge una quota di 90 miliardi, sono a vicenda secondo importatori ed esportatori. Inoltre, ci sono 2000 imprese francesi in Italia e altrettante italiane in Francia.
Per riguarda la presenza francese in Italia, oggi rappresenta 285mila posti di lavoro, questo è un dato di fatto. La comunità francese in Italia porta i suoi valori. Quindi la relazione tra i due paesi sta andando bene ed è anche necessaria, perché oggi non si può immaginare un paese che si vuole difendersi, creare energia o innovazioni da solo, senza approfittare delle opportunità economiche, dei giovani e delle startup. Dobbiamo stare insieme, questo è fondamentale.
Dobbiamo proseguire con i sei punti stabiliti del Trattato del Quirinale. Ne cito due o tre in merito all’economia, all’innovazione e alla formazione, su questi tre elementi dobbiamo continuare a lavorare insieme. Puntare sulla formazione, quindi sulle scuole, sulla valenza dei diplomi e sulla capacità di dare ai giovani italiani e francesi di poter lavorare nei due paesi.
L’accordo tra il CDP francese e italiano è fondamentale per aiutare le piccole e medie imprese francesi e italiane a spostarsi nei due paesi. Bisogna creare dei tessuti economici che portino valore e posti di lavoro.
Ad oggi non vedo una grande differenza tra il governo Meloni e Draghi, perché c’è continuità. Su alcuni aspetti ci sono differenze, ma i punti principali proposti nella manovra dell’attuale governo rimangono gli stessi: favorire le famiglie, le imprese e semplificare l’aspetto delle riformi fiscali".
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