Domenica, 26 Ottobre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Gruppo FS, l'arrivo del "Treno della Memoria" a Roma Termini. Ferraris: "Mai dare per scontato pace e libertà"

Il "Treno della Memoria" chiude oggi ufficialmente il suo viaggio che ha toccato 17 tappe in tutta Italia per ricordare la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate

04 Novembre 2022

Oggi, venerdì 4 novembre, il “Treno della Memoria” chiude ufficialmente il suo lungo e suggestivo percorso arrivando al binario 1 della stazione Termini di Roma. Un viaggio che ha toccato 17 tappe, durato oltre 100 ore di percorrenza, attraversato 730 stazioni e coinvolto 270 ferrovieri. Numeri importanti, per una giornata determinante per la storia del nostro paese. Non a caso, questa data, è l'unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana: dall'età liberale, al Fascismo, all'Italia repubblicana.

Alla cerimonia di Roma Termini erano presenti Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, il Ministro della Difesa Guido Crosetto e il Ministro per lo Sport e i Giovanni Andrea Abodi, quello della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone insieme ad altri numerosi rappresentanti dell’Esercito, delle istituzioni e della società civile. 

Guido Crosetto, Ministro della Difesa: "Il 4 Novembre è una ricorrenza che celebra la fine di un conflitto, e dunque la pace. Anche in questo ambito il ruolo delle Forze Armate è di primaria importanza: sulla Vostra efficienza e capacità di deterrenza si fonda, infatti, un avvenire di concordia".

"Sono orgoglioso – ha detto Luigi Ferraris in apertura di cerimonia - di rappresentare il Gruppo FS Italiane all’arrivo del Treno della Memoria. La storia del Paese e la storia delle Ferrovie da sempre camminano insieme per contribuire all’unità nazionale, a cui le Ferrovie hanno dato un loro significativo contributo. Oggi, mentre siamo qui a celebrare con le Forze armate quei valori, ricordiamo allo stesso tempo la sofferenza e i lutti provocati da tutte le guerre, passate, presenti e future. Le vicende di questi ultimi mesi, con la guerra alle porte dell’Europa, ne sono una vivida e tragica testimonianza. Questo treno ci spinge quindi anche a riflettere sulla fragilità della pace e della libertà, e su quanto sia importante difenderle, giorno dopo giorno, senza mai darle per scontate". 

Torna all'articolo

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti