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Gruppo FS, il “Treno della memoria” arriva a Roma: ultima fermata dopo 17 tappe per ricordare l’unità nazionale

Luigi Ferraris, AD del Gruppo FS: "Siamo qui per accogliere il Treno della Memoria giunto al termine di un viaggio lungo tutta l’Italia"

04 Novembre 2022

Il fumo di una locomotiva a vapore, le note della “Leggenda del Piave”, i labari delle associazioni degli ex combattenti e reduci schierate al primo binario di Roma Termini:  le Ferrovie dello Stato Italiane con l’amministratore delegato Luigi Ferraris, insieme al Ministero della Difesa, con il ministro Guido Crosetto e ad altre autorità civili e militari hanno celebrato stamani la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate accogliendo con tutti gli onori il Treno della Memoria.  La rievocazione storica del convoglio che 101 anni fa trasportò a Roma la salma del milite ignoto e che quest’anno, dopo il viaggio del centenario, ha di nuovo attraversato l’Italia, da Trieste a Palermo, transitando in 730 stazioni e sostando in 17 di queste. 

Era il 1921 quando la salma del “Milite Ignoto” venne scelta da una madre italiana che aveva perso un figlio durante la prima guerra mondiale. Maria Bergamas, questo il suo nome, in rappresentanza di tutte le donne che avevano avuto figli caduti in guerra, la scelse tra 11 corpi non identificati. La salma, trasportata su un convoglio speciale, partì da Aquilea per arrivare a Roma. Da quel giorno, ogni 4 novembre, si ricorda la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate e anche oggi, nel 2022, quel viaggio è arrivato a destinazione.

Oggi, venerdì 4 novembre, il “Treno della Memoria” chiude ufficialmente il suo lungo e suggestivo percorso arrivando al binario 1 della stazione Termini di Roma. Un viaggio che ha toccato 17 tappe, durato oltre 100 ore di percorrenza, attraversato 730 stazioni e coinvolto 270 ferrovieri. Numeri importanti, per una giornata determinante per la storia del nostro paese. Non a caso, questa data, è l'unica festa nazionale che abbia attraversato decenni di storia italiana: dall'età liberale, al Fascismo, all'Italia repubblicana.

Alla cerimonia di Roma Termini erano presenti Luigi Ferraris, amministratore delegato del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, il Ministro della Difesa Guido Crosetto e il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi, quello della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone insieme ad altri numerosi rappresentanti dell’Esercito, delle istituzioni e della società civile. 

Il Treno della Memoria, quest’anno, è partito il 6 ottobre da Trieste per poi transitare nelle città di Trento, Milano, Torino, Aosta, Genova, Ancona, Perugia, L’Aquila, Campobasso, Bari, Potenza, Catanzaro, Cagliari, Palermo, Napoli e – come detto – arrivare il 4 novembre a Roma. Un viaggio lungo quasi un mese nato dall’iniziativa del Ministero della Difesa, in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, con il supporto della Fondazione FS e la Struttura di Missione per la valorizzazione degli anniversari nazionali e della dimensione partecipativa delle nuove generazioni.
Il treno storico è, nel dettaglio, composto da una locomotiva a vapore Gr. 740, un bagagliaio 1926, un carro K, due carrozze.

“Centoporte”, una carrozza “Centoporte a salone”, un carro “Carnera”, una carrozza prima classe Az 10.000, una carrozza “Grillo”, una carrozza cuccette tipo “1957 T” e una locomotiva diesel. In ogni tappa c'è stato anche l'allestimento di una mostra commemorativa.

«Il 4 Novembre è una ricorrenza che celebra la fine di un conflitto, e dunque la pace. Anche in questo ambito il ruolo delle Forze Armate è di primaria importanza: sulla Vostra efficienza e capacità di deterrenza si fonda, infatti, un avvenire di concordia. Occorre ricordarlo, soprattutto in un contesto internazionale caratterizzato da minacce irresponsabili e continuative alla pace tra le nazioni; come, ad esempio, la drammatica e illegittima aggressione all'Ucraina, cui stiamo cercando, come Paese e al fianco dei nostri Alleati, di rispondere, con ogni sforzo, per giungere a una cessazione del conflitto che tuteli i diritti inderogabili dell'aggredito» ha dichiarato Guido Crosetto, Ministro della Difesa.

«Giornate come questa – ha affermato il Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi – sono un allenamento alla coscienza e alla conoscenza. L’impegno del Gruppo FS ha aiutato a far sì che tutto questo possa essere uno strumento di divulgazione per i ragazzi di oggi, i quali capiranno ancor di più il valore della libertà».

Ferraris, Gruppo FS: "Treno della Memoria, un grande monito per fare di tutto per evitare le guerre"

VIDEO - Ferraris, Gruppo FS: "Treno della Memoria, un grande monito per fare di tutto per evitare le guerre"

"Buongiorno. Sono davvero orgoglioso di rappresentare il Gruppo FS Italiane in questa giornata che ci vede condividere con le Forze armate e con il Paese valori come l’unità, il coraggio e il senso di appartenenza. 

Rivolgo il mio saluto ai presenti, e in particolare al Ministro della Difesa Guido Crosetto, al Ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi, e a tutte le istituzioni e i rappresentanti della società civile. Il mio ringraziamento va anche al nostro Esercito e a tutte le Forze armate, presìdi indispensabili a tutela e a difesa dei valori della pace, della democrazia e della libertà. 

Oggi siamo a Roma Termini, il più importante snodo ferroviario italiano dove ogni giorno le storie di pendolari, turisti, cittadini si connettono e si intersecano tra loro. 
Siamo qui per accogliere il Treno della Memoria giunto al termine di un viaggio lungo tutta l’Italia per tramandare con forza alle generazioni presenti e future il potente messaggio che il Milite Ignoto porta con sé.

Un messaggio di libertà, di pace, di orgoglio e di eroismo. Un eroismo non fanatico, ma che va letto nella sua accezione più alta: quello coraggioso dei tanti giovani che durante la Prima Guerra Mondiale hanno combattuto perdendo la vita per aver scelto di anteporre ai propri sogni un bene comune superiore: la libertà  e il futuro della propria Patria.

"Il viaggio del Treno del Milite Ignoto ricorda la perdita provocata da tutte le guerre, passate, presenti e future"

Il viaggio del Treno del Milite Ignoto è però anche un monito: ci ricorda il dolore, la sofferenza, la perdita provocata da tutte le guerre, passate, presenti e future. Ci spinge a riflettere sulla fragilità della nostra democrazia e su come sia importante difenderla giorno dopo giorno, senza mai darla per scontata. 
In un contesto incerto e difficile come quello in cui stiamo vivendo, forse il più duro dal Secondo Dopoguerra ad oggi, raccontare cosa il Milite Ignoto rappresenti per l’Italia significa insomma sposarne ancora una volta i valori fondanti dell’intera nostra storia. 

La storia del Paese, e la storia delle Ferrovie che, da sempre, camminano di pari passo. Al termine della Grande Guerra, infatti, organizzando il trasporto della salma del Milite Ignoto le Ferrovie unirono un’Italia lacerata dal conflitto, e lungo quei binari si celebrò una comunione spirituale degli italiani che inginocchiati lungo la massicciata e sui marciapiedi delle stazioni si raccoglievano attorno al figlio di tutti.

In ogni stazione ci furono lunghe soste per permettere ai fiumi di folla di salutare l'eroe, il figlio caduto per la Patria. Il treno per la prima volta con il suo transito unì tutti nel comune sentimento nazionale.
Oggi come ieri il treno tiene unita la Nazione, garantendo con la sua capillarità la libera circolazione di idee, persone, cose, connettendo luoghi e riducendo le distanze. Una missione, insomma, che per noi non è ancora finita". 

Gruppo FS, l'arrivo del "Treno della Memoria" a Roma Termini. Ferraris: "Mai dare per scontato pace e libertà"

VIDEO - Gruppo FS, l'arrivo del "Treno della Memoria" a Roma Termini. Ferraris: "Mai dare per scontato pace e libertà"

Il "Treno della Memoria" chiude oggi ufficialmente il suo viaggio, dopo aver toccato 17 tappe in tutta Italia per ricordare la Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate.

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