20 Ottobre 2022
Patrizia Ordasso, Responsabile Affari sindacali di Intesa Sanpaolo, in occasione dell'evento "La trappola delle culle: il welfare aziendale per uscirne”, ha spiegato a Il Giornale d'Italia:
"Il welfare aziendale può contribuire perché può dare un supporto alle persone che lavorano, ad esempio in Intesa San Paolo, attraverso strumenti che possano agevolare la maternità e genitorialità per consentire la gestione di una famiglia allargata e il lavoro. Da anni stiamo lavorando su strumenti di welfare, che sono andati ad aumentare e integrare quelli che sono i permessi previsti dalla legge nel caso della nascita di un figlio. Nel tempo abbiamo aggiunto altri strumenti per dare un supporto alle mamme e per coinvolgere anche i papà nella cura dei figli; per questo abbiamo aumentato l’integrazione della retribuzione per i congedi parentali nei casi della fruizione da parte dei padri. C’è un pay gap che induce le mamme a seguire i figli, abbiamo provato ad incentivare la fruizione dei congedi parentali da parte dei padri. Inoltre, abbiamo aumentato delle iniziative di tipo economico come il bonus nascita figli, da quest’anno un versamento per i figli, da quando nascono fino ai 24 anni, per la previdenza complementare perché bisogna iniziare a pensare anche al futuro dei figli.
Abbiamo il bonus casa e iniziative non direttamente gestite da Intesa Sanpaolo di welfare, che ci sono nel gruppo, come il circolo ricreativo, per andare ad evidenziare una serie di attività svolte per i figli e per venire incontro alle necessità delle famiglie. Abbiamo degli asili nido aziendali o convenzioni con gli asili, ci sono anche una serie di iniziative tramite fondo sanitario per prestazioni sanitarie che, nel caso dei bambini, possono servire; quindi, integriamo quello che può essere il servizio sanitario nazionale o studi privati, per visite. Dare strumenti di welfare vuol dire aiutare le persone, di conseguenza possono lavorare meglio ed essere maggiormente produttivi anche per l’azienda.
Noi lavoriamo in aziende e cerchiamo di dare supporto alle persone, le decisioni politiche possono agevolare o non agevolare, ma di fatto se c’è un’attenzione alle persone è positivo".
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