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Monti (Edison): "Tassa sugli extra-profitti sproporzionata: nel primo trimestre registrato -70% del profitto"

Nicola Monti a Il Giornale d'Italia: "Il premio ricevuto oggi riconosce il percorso di riconversione del nostro portafoglio industriale verso tutte quelle attività più centrate nella direttrice della transizione energetica che Edison ha fatto negli ultimi anni"

05 Maggio 2022

Nicola Monti, Amministratore Delegato di Edison, a Il Giornale d'Italia:

"Il mercato odierno è in forte evoluzione, con competenze e capacità di investimento e tutto quello che serve per decarbonizzare il Paese, mettere a terra i progetti di rinnovabili e arrivare agli obiettivi di riduzione che ci ha dato l'Europa.

Per arrivare a questi obiettivi, oltre alle capacità e alle competenze delle imprese, ci vuole un contorno che permetta di mettere a terra gli investimenti: dobbiamo decisamente continuare a migliorare e accelerare sul tema delle procedure autorizzative che oggi continua ad essere un vincolo vista la mole di investimenti in eolico e fotovoltaico che devono essere fatti.

Oggi ho ricevuto un premio che mi fa molto piacere perché riconosce il percorso che Edison ha fatto negli ultimi anni, un percorso di riconversione del nostro portafoglio industriale verso tutte quelle attività più centrate nella direttrice della transizione energetica: parlo di meno idrocarburi, più rinnovabili, efficienza energetica, centralità del cliente e dei servizi al cliente finale.

Non possiamo non parlare della tassa sugli extra-profitti di Draghi. Noi abbiamo appena chiuso la trimestrale e abbiamo avuto un impatto di questa tassa sproporzionato rispetto a quello che era l'intento annunciato, cioè di andare a prendere gli extra-profitti. Noi abbiamo avuto una riduzione di oltre il 70% del profitto di questo trimestre paragonato a quello dell'anno precedente. Questo vuol dire che la misura non è giusta, non è equa e non è proporzionata

Valuteremo se fare ricorso, questa misura è stata inasprita dal 10 % al 25% e l'impatto che abbiamo valutato nella nostra trimestrale era solo relativa alla percentuale originale pari al 10%. Adesso vediamo come uscirà il nuovo testo e se saranno recepite delle modifiche che abbiamo chiesto di fare per rendere la misura più equa rispetto all'intento dichiarato di andare a cogliere gli extra-profitti. Noi come tutte le società energetiche vendiamo energia, ma ci copriamo due anni prima, quindi non ci sono tanti extra-profitti da andare a cogliere per operatori che hanno un profilo come il nostro. E questo lo si vede dall'impatto che ha avuto la norma. Credo che debba essere rivista e se andiamo a cercare gli extra-profitti, allora facciamo effettivamente delle tasse sui profitti e sull'ultima riga del conto economico, così l'impatto corrisponde alla volontà dichiarata.  Oppure si vadano a cercare anche contributori che non siano solo gli utilities.

Io devo proteggere gli interessi di un'azienda e non escludo niente. Mi sembra che questa tassa sia sproporzionata per l'impatto che ha avuto, quindi poi valuteremo se ci saranno delle azioni. Ritengo comunque doveroso che le aziende energetiche diano il loro contributo per cercare di contenere gli aumenti dei prezzi nei confronti delle tariffe e delle industrie, ma qualunque misura di contribuzione richiesta deve essere proporzionata.

Il metodo di calcolo non è assolutamante corretto, questa è una tassa sul fatturato e non sull'utile: se uno vuole a cogliere gli extra-profitti deve andare a fare una tassa sull'utile e non un prelievo sul fatturato. Il fatturato che noi realizziamo oggi non è l'incasso netto che poi andiamo a fare, perché avendo fatto delle coperture sui prezzi, poi andiamo a restituire il differenziale tra prezzo puntuale e copertura agli operatori finanziari o trader. La manovra non coglie nel segno giusto.

Sto vedendo le dichiarazioni delle altre società del settore rispetto all'impatto e devo dire che c'è molta disomogeneità. Questa manovra mi sembra sia più sproporzionata per noi rispetto a operatori più grandi anche a livello di dimensione. Vuol dire che è stata scritta in modo non corretto."

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