Giovedì, 18 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

Ucraina, Putin rilancia: "Prenderemo Donbass con forza se mancano negoziati, la guerra l'ha iniziata Kiev aiutata dall'Occidente" – VIDEO

Davanti alle continue oscillazioni europee nei negoziati, lo zar ha avvertito di essere pronto a riprendere i territori che "storicamente" appartengono alla Russia e che già nel referendum 2022 si erano espressi a favore dell'annessione a Mosca. Poi ha puntato il dito contro l'Occidente ribadendo la sua netta complicità nell'aver pianificato il conflitto

18 Dicembre 2025

In assenza di negoziati e "colloqui concreti", "la Russia otterrà la liberazione dei suoi territori storici con mezzi militari". Durante una riunione allargata del Consiglio del ministero della Difesa, Vladimir Putin è tornato a scrollare il torpore dell'Occidente e dell'Ucraina ancora bloccati dallo stallo dei negoziati su un accordo di pace.

Ucraina, Putin rilancia: "Prenderemo Donbass con forza se mancano negoziati, la guerra l'ha iniziata Kiev aiutata dall'Occidente" – VIDEO

Dopo aver severamente criticato gli europei definendoli "maialini approfittatori" che, "al seguito di Biden", hanno cercato di banchettare sul collasso della Russia, lo zar è tornato a rimettere ordine nei rapporti di forza della guerra e, soprattutto, sulle cause che l'hanno scatenata. "Non siamo stati noi a iniziare la guerra nel 2022, sono state le forze distruttive in Ucraina sostenute dall'Occidente". All'Occidente – e all'Europa in particolare – lo zar non solo attribuisce lo scoppio delle ostilità ma il non voler raggiungere ora alcun tipo di compromesso pur di trascinare avanti una guerra che non fa altro che danneggiare l'Europa dall'interno, sul fronte finanziario, politico e sociale.

Quindi, continua Putin, l'avvertimento: "Se il nemico e i suoi sponsor occidentali rifiutano di impegnarsi in colloqui concreti, la Russia otterrà con la forza la liberazione delle sue terre storiche". Il riferimento è principalmente al Donbass su cui Zelensky aveva più recentemente proposto un'improbabile referendum. Peccato che un esito c'era già stato durante le consultazioni popolari in Donetsk e Luhansk, Kherson e Zaporizhzhia, quando il 99% dei votanti si era espressa favorevole all'annessione alla Russia.

Così, mentre i colloqui negoziali procedono con un altro giro di giostra – è previsto infatti per il weekend il prossimo round di trattative a Miami – le incertezze sull'affidabilità nei confronti dei leader europei vacillano, specie dopo non solo l'impasse del congelamento indeterminato degli asset russi, ma le ultime decisioni annunciate da Ursula von der Leyen di aumentare, da otto a 800 miliardi di euro, i fondi da destinare alla "Difesa". "Le nostre truppe stanno avanzando con sicurezza e annientano il nemico, i suoi gruppi e le sue riserve, comprese le cosiddette unità d’élite, cioè unità addestrate in centri militari occidentali e dotate di moderne tecnologie e armi straniere" insiste lo zar, chiarendo fiducioso della "liberazione" di oltre 300 insediamenti nel 2025. Contro tutte le più rosee, e irrealistiche, previsioni di Europa e Nato, il ministro della Difesa russo Andrei Belousov ha informato che la guerra in Ucraina è destinata a continuare anche il "prossimo anno", con "ritmi di offensiva" più serrati.

Seguici su

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti