23 Ottobre 2025
Il ministro israeliano Itamar Ben Gvir è tornato a umiliare i detenuti palestinesi reclusi nelle prigioni di Tel Aviv di massima sicurezza, in cui i diritti umani sono ignorati. Il politico di ultradestra ha bussato alle porte delle celle in cui sono ammassati numerosi palestinesi, sempre ammanettati e chinati a terra, e ha urlato: "Vi meritate la pena di morte".
Nuova provocazione del ministro israeliano della Sicurezza nazionale, Itamar Ben Gvir, che durante una visita a un carcere israeliano ha chiesto apertamente l’introduzione della pena di morte per i prigionieri palestinesi accusati di “terrorismo”. In un video diffuso sui social, Ben Gvir appare mentre percorre i corridoi della prigione, colpisce con forza le porte delle celle e ordina alle guardie di “mostrare chi comanda”.
Il gesto arriva in un contesto di crescente repressione nei confronti dei detenuti palestinesi. Organizzazioni per i diritti umani e media locali hanno denunciato un inasprimento delle condizioni carcerarie: privazione di cibo e cure mediche, pestaggi, isolamento prolungato e divieto di visite familiari.
Ben Gvir, leader del partito di estrema destra “Potere Ebraico”, da mesi promuove una linea di “tolleranza zero” nei confronti dei prigionieri palestinesi, sostenendo di voler “ristabilire la disciplina e la deterrenza”. Secondo i suoi oppositori, le sue visite e dichiarazioni servono invece a fomentare odio e a legittimare pratiche punitive che violano il diritto internazionale.
Il ministro ha ribadito che il suo obiettivo è “trasformare le prigioni in luoghi di punizione esemplare”. Le sue parole hanno suscitato dure reazioni tra le associazioni per i diritti umani, che denunciano il rischio di un’ulteriore escalation della violenza istituzionale nei confronti dei circa 9000 palestinesi oggi detenuti in Israele, molti dei quali senza processo.
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