26 Settembre 2025
È di almeno 30 vittime il bilancio provvisorio dei raid aerei condotti dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) nelle prime ore di oggi su diverse aree della Striscia di Gaza. Secondo fonti mediche locali e organizzazioni umanitarie, 11 persone, tra cui due bambini, sono state uccise nei pressi di un centro di distribuzione degli aiuti della GHF (Gaza Humanitarian Foundation) situato nel corridoio di Netzarim, a sud di Gaza City.
Le operazioni israeliane hanno colpito anche i campi di Al-Bureij, Nuseirat e nella zona di Rafah, dove numerosi civili sono rimasti coinvolti nei bombardamenti. In particolare, l’attacco nei pressi del centro GHF ha sollevato forti critiche da parte delle ONG presenti sul territorio, che parlano di “una nuova, gravissima violazione del diritto umanitario”.
Le autorità sanitarie della Striscia, ormai allo stremo, denunciano l’impossibilità di soccorrere tutti i feriti a causa della carenza di ambulanze, carburante e personale medico. Il numero delle vittime potrebbe aumentare nelle prossime ore.
Intanto prosegue l'offensiva israeliana a Gaza City. Nonostante le Idf avrebbero dovuto conquistare la città entro il 22 settembre, giorno del capodanno ebraico, l'area non è ancora completamente controllata dalle forze israeliane. Gli attacchi però, per mezzo di droni, carri armati e robot esplosivi, aumentano, costringendo la popolazione palestinese ad un esodo forzato.
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