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Gaza, Trump nega crimini di Israele e attacca Hamas nonostante report Onu, tycoon: “Genocidio è il 7 ottobre, anche a massimi livelli” - VIDEO

Le parole di Trump arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione, il 16 settembre, del rapporto della Commissione internazionale indipendente delle Nazioni Unite d’inchiesta sul territorio palestinese occupato, che ha attribuito a Israele la responsabilità di genocidio nella Striscia di Gaza

20 Settembre 2025

Interpellato dai giornalisti nello Studio Ovale a proposito del recente rapporto della Commissione indipendente d’inchiesta delle Nazioni Unite, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è andato in tilt e ha liquidato le accuse di genocidio contro Israele puntando invece il dito contro Hamas. "Quello commesso il 7 ottobre è stato un genocidio ai massimi livelli", ha affermato Trump, riferendosi agli attacchi contro Israele. "Non l'ho visto, lo sto guardando", ha aggiunto in merito al report Onu, quando una giornalista gli ha chiesto un commento sulle conclusioni secondo cui lo Stato ebraico avrebbe commesso un genocidio a Gaza.

Il presidente repubblicano ha quindi rincarato la dose: "Ma qualcuno ha commesso un genocidio il 7 ottobre? Cosa ne pensa? È stato un genocidio ai massimi livelli. Quello è stato un omicidio, un genocidio. Può chiamarlo come preferisce. Ma i bambini piccoli venivano tagliati a metà. Le braccia venivano tagliate alle persone. Le teste venivano mozzate alle persone. Anche quello è genocidio, immagino".

Le parole di Trump arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione, il 16 settembre, del rapporto della Commissione internazionale indipendente delle Nazioni Unite d’inchiesta sul territorio palestinese occupato, che ha attribuito a Israele la responsabilità di genocidio nella Striscia di Gaza.

"La comunità internazionale non può rimanere in silenzio sulla campagna genocida lanciata da Israele contro il popolo palestinese a Gaza. Quando emergono chiari segni e prove di genocidio, l'assenza di azioni per fermarlo equivale a complicità", ha dichiarato la presidente della Commissione, Navanethem Pillay. "Ogni giorno di inazione si traduce in perdite di vite umane e mina la credibilità della comunità internazionale. Tutti gli Stati hanno l’obbligo giuridico di utilizzare tutti i mezzi ragionevolmente a loro disposizione per fermare il genocidio a Gaza".

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