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Gaza, Commissione d'inchiesta Onu: "Genocidio in corso, bambini presi di mira e donne stuprate, subito sanzioni e stop armi ad Israele" - IL REPORT

Il report dell'Onu dal titolo "Analisi legale della condotta di Israele a Gaza ai sensi della Convenzione sul genocidio" sostiene che dal 7 ottobre 2023 al 31 luglio 2025 "le autorità israeliane intendevano uccidere il maggior numero possibile di palestinesi attraverso le operazioni militari e le strategie di guerra impiegate", ma anche attraverso "la distruzione della loro capacità riproduttiva"

17 Settembre 2025

Gaza, Commissione d'inchiesta Onu: "Genocidio in corso, bambini presi di mira e donne stuprate, subito sanzioni e stop armi ad Israele" - IL REPORT

Navi Pillay, fonte: Facebook, @Donne della Realtà

La commissione d'inchiesta Onu non ha dubbi: a Gaza è in corso un genocidio. E lo ha messo per iscritto tramite un report di 72 pagine, nel quale fornisce le prove e riporta anche alcuni episodi che dimostrano le intenzioni di Israele. "Dal 7 ottobre 2023 al 31 luglio 2025, 60.199 palestinesi sono stati uccisi, di cui 18.430 bambini e 9.735 donne". Nella Striscia "i bambini vengono presi intenzionalmente di mira, le donne vengono stuprate e i palestinesi vengono uccisi come gruppo". L'Onu chiede quindi "sanzioni e stop armi ad Israele", ed invita anche a far partire delle indagini.

Gaza, Commissione d'inchiesta Onu: "Genocidio in corso, bambini presi di mira e donne stuprate"

Il report dell'Onu dal titolo "Analisi legale della condotta di Israele a Gaza ai sensi della Convenzione sul genocidio" sostiene che dal 7 ottobre 2023 al 31 luglio 2025 "le autorità israeliane intendevano uccidere il maggior numero possibile di palestinesi attraverso le operazioni militari e le strategie di guerra impiegate", ma anche attraverso "la distruzione della loro capacità riproduttiva". Il rapporto evidenzia che "le vittime non sono state selezionate come singoli individui, ma sono state prese di mira collettivamente in quanto palestinesi".

Non solo le uccisioni ma anche l'assedio imposto alla Striscia. Vengono citati "il blocco delle medicine, attrezzature mediche, cibo e acqua" e l’impedimento all’ingresso degli aiuti umanitari, misure adottate "con la piena consapevolezza che avrebbero condotto alla morte di civili palestinesi". L'unica conclusione ovvia è che "le morti sono state il risultato dell’inflizione deliberata di condizioni di vita calcolate per portare alla distruzione dei palestinesi a Gaza".

Si sa che nelle guerre coloro che spesso hanno la peggio sono donne e bambini. Ed il rapporto dedica a loro ampio spazio, sottolineando le sofferenze di cui sono stati vittime: "Le Idf hanno intenzionalmente preso di mira i bambini. Gaza è oggi la più grande comunità di minori amputati della storia moderna". La situazione creata sta avendo, inoltre, pesanti conseguenze sulla salute riproduttiva dei gazawi. Per l'Oms "gli ospedali che fornivano servizi di ostetricia sono stati colpiti. A giugno 2025 oltre 60.000 donne incinte non avevano accesso a cure mediche adeguate" e in alcuni casi le gestanti "hanno subito tagli cesarei in condizioni non sterili, senza anestesia, con conseguenze fatali per madri e neonati". 

Senza dimenticare poi "i casi di violenze sessuali e minacce di stupro volte a intimidire le donne, generando paura di portare avanti gravidanze". "La distruzione di strutture e materiali medici essenziali per la riproduzione è parte di misure intese a prevenire le nascite all’interno del gruppo palestinese". Un'accusa che non può far altro che collegare quanto accaduto alla parola "genocidio", letteralmente lo sterminio pianificato di un popolo. 

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