16 Settembre 2025
Gaza cani militari Fonte: Invictapalestina
L'offensiva su Gaza City continua. L'Idf ha infatti annunciato di controllare il "40% del territorio cittadino" e che sta "distruggendo i siti di Hamas nell'area urbana" facendo esplodere blindati telecomandati. L'Unione Europea e i vari Paesi membri, insieme all'Onu, hanno denunciato l'attacco finale israeliano, chiedendo lo stop dell'operazione in quanto genocidiaria.
L’offensiva di terra israeliana a Gaza ha raggiunto una fase cruciale: secondo le Forze di Difesa Israeliane, circa il 40% del territorio urbano di Gaza City sarebbe ora sotto il loro controllo. La notizia arriva mentre la Striscia continua a subire bombardamenti intensivi: nella notte, 37 esplosioni sono state registrate in meno di 20 minuti, provocando un esodo di civili dalle zone nord-occidentali.
Fonti locali riferiscono di carri armati israeliani che avanzano nelle strade centrali, supportati da caccia, droni, elicotteri Apache e artiglieria pesante. Nei quartieri di Sheikh Radwan, Tel Al-Hawa, Al-Karama e lungo la costa, interi edifici sono stati rasi al suolo, molti dei quali utilizzati come rifugi da famiglie sfollate. L’agenzia palestinese Wafa parla di almeno 70 morti nelle prime ore dell’offensiva, inclusi bambini e donne, e di decine di feriti ricoverati in condizioni critiche negli ospedali al-Shifa, al-Aqsa e al-Awda.
La reazione internazionale è stata immediata. L’Unione Europea, per voce dell’Alto Rappresentante Josep Borrell, ha espresso “profonda preoccupazione per l’altissimo numero di vittime civili” e ha chiesto un cessate il fuoco immediato, definendo l’attacco “sproporzionato e contrario al diritto internazionale umanitario”. Diversi Stati membri, tra cui Spagna, Irlanda e Belgio, hanno convocato gli ambasciatori israeliani per chiedere spiegazioni e hanno minacciato di sospendere accordi di cooperazione militare.
Alle condanne europee si sono aggiunte quelle delle Nazioni Unite: la Commissione d’inchiesta internazionale ha definito la campagna militare israeliana un “genocidio deliberato” contro la popolazione di Gaza. Navi Pillay, presidente della Commissione, ha affermato che “gli attacchi contro infrastrutture sanitarie, rifugi e convogli umanitari non possono essere giustificati dalla lotta al terrorismo”.
Anche Paesi arabi e membri del Consiglio di Sicurezza hanno chiesto sanzioni e un’inchiesta urgente, mentre il Qatar ha accusato Israele di sabotare i negoziati di Doha e ha chiesto un boicottaggio economico internazionale.
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