15 Settembre 2025
Israele è entrato nel cuore di Gaza city e sta attaccando la città con carri armati, aerei da guerra, artiglieria, droni, elicotteri Apache, bombe robot e bombardieri F16. Nei video si sentono i colpi di mitragliatore sparati dagli elicotteri che sorvolano gli ultimi palazzi rimasti in piedi.
I raid delle Idf stanno provocando enormi esplosioni. In soli 20 minuti sono stati registrati oltre 37 attacchi e una fuga di massa dalla zona nord-occidentale della città di Gaza. Il rumore di intense esplosioni si sente anche nel centro di Israele. Parallelamente all'attacco a Gaza City, i media palestinesi riferiscono di una serie di attacchi aerei dell'esercito israeliano anche sul campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza centrale. Il premier Benjamin Netanyahu si avvia verso la conclusione della fase 1 del piano Aurora, gestito dal Boston Consulting Group (BCG) che ha come fine la deportazione dei palestinesi verso sud e poi di tutti i 2,2 milioni di palestinesi al di fuori della Striscia, come anticipato da Il Giornale d'Italia.
L’esercito israeliano ha attaccato Gaza City nella serata di lunedì 15 settembre 2025. L’idf ha colpito la città palestinese con aerei da guerra, artiglieria e droni, provocando enormi esplosioni udite da lunga distanza. Nei video, il cielo dell’enclave appare arancione.
Secondo fonti palestinesi, gli attacchi dell’esercito israeliano stanno avvenendo in tre quartieri di Gaza city: Sheikh Radwan, Al-Karama (compresa la costa) e Tel Al-Hawa dove le truppe stanno usando bombe robot. Intanto, si sente il fuoco di artiglieria, i bombardamenti aerei e il volo di elicotteri. Gaza city è sotto un fuoco intensivo. Gli abitanti riferiscono che sono stati costretti a evacuare verso est e sud: la strada è invasa di mezzi.
Negli ultimi giorni, l’Idf ha effettuato centinaia di attacchi nella città di Gaza, anche contro edifici di diversi piani, in vista di un’imminente offensiva contro Hamas nella zona.
A Gaza la maggior parte delle persone "non è in grado di andarsene o sceglie di non farlo, perché sono state sfollate più e più volte". Lo ha detto il portavoce dell'Onu, Stephane Dujarric, rispondendo alle domande dei giornalisti. "Cercare sicurezza a Gaza è impossibile - ha aggiunto -. Abbiamo anche sottolineato l'altissimo costo del trasporto per le famiglie".
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