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Gaza City, raid Idf su mercato a Nasser Street, almeno 15 morti, drone colpisce punto distribuzione acqua GHF ad al-Mawasi: 11 vittime, 7 i bambini - VIDEO

"La gente era in preda al panico, non sapevano cosa fare né dove andare. L'Idf attacca ogni angolo della città" ha riferito il reporter presente al raid sul mercato di Nasser Street

03 Settembre 2025

Continuano gli attacchi genocidi di Israele sulla Striscia dove, dall'alba di oggi, si registrano almeno 15 morti. Nella giornata di ieri, 2 settembre, l'esercito israeliano ha preso di mira un affollato mercato a Gaza City dove diversi civili erano in coda tra le bancarelle. Il bilancio delle vittime, riporta Moath al-Kahlout reporter di Al Jazeera, è tragico: diversi i Palestinesi uccisidecine quelli feriti. I civili erano tra le bancarelle dell'affollato mercato di Nasser streetGaza City quando un raid aereo ha ucciso almeno 4 persone: "la gente era in preda al panico", ha riferito il reporter, "Non sanno cosa fare e dove andare. Stanno cercando con tutte le loro forze di trovare un posto più sicuro, ma l'esercito israeliano continua ad attaccare ogni angolo della città".

Gaza City, raid Idf su mercato in centro, almeno 15 morti, drone colpisce punto distribuzione acqua ghf ad al-Mawasi: 11 vittime, 7 i bambini - VIDEO

Nel pomeriggio di ieri, 2 settembre, altri attacchi israeliani hanno colpito invece un punto di distribuzione dell'acqua ad al-Mawasi, a Sud della Striscia, nella parte occidentale di Khan Younis. Almeno 11 sono le vittime, di cui 7 bambini. A riferirlo è stata l'agenzia di stampa Al Jazeera citando una fonte dell'ospedale Nasser. A quanto emerge, il portavoce della Protezione Civile di Gaza Mahmoud Basal ha pubblicato una foto dei corpi di cinque bambini, insieme a un’immagine della macchia di sangue nel luogo in cui sono stati uccisi. “Erano in fila per riempire delle taniche d’acqua nella zona di al-Mawasi, descritta come “sicura”, quando le forze di occupazione li hanno presi direttamente di mira, trasformando la loro ricerca di vita in un nuovo massacro”, ha affermato Basal. Al-Mawasi era stata definita zona "sicura" per i civili palestinesi al punto che ieri, 2 settembre, l'Idf aveva diffuso un messaggio urgente alla popolazione in vista dell'estensione dei combattimenti a Gaza City, invitandola dunque a spostarsi ad al-Mawasi dove "saranno forniti servizi potenziati, con particolare attenzione all'accesso alle cure mediche, all'acqua e al cibo". Ora, dopo il raid sul punto distribuzione dell'acqua, è ancor più evidente come i centri di aiuto umanitario della Gaza Humanitarian Foundation siano "trappole mortali" come già riferito qualche mese fa da varie organizzazioni internazionali come Medici Senza Frontiere. È la riprova di come i millantati aiuti israeliani non siano che una "farsa umanitaria", uno specchietto per le allodole affinché i Palestinesi deportati vengano confinati in un fazzoletto di terra sempre più stretto, Al-Mawasi appunto, una enclave lunga 14km e larga 1km lungo la costa mediterranea. 

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