25 Agosto 2025
Attraverso un post su Instagram, l’attore e attivista Mark Ruffalo ha lanciato un duro appello contro la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, denunciando pubblicamente quella che definisce una carestia deliberata. Nella didascalia, Ruffalo scrive:
"Ciò a cui stiamo assistendo a Gaza non è solo una tragedia, è un crimine contro l’umanità. La fame forzata, una carestia provocata dall’uomo – bambini e famiglie che deperiscono mentre il mondo guarda in silenzio. Questo non è un disastro naturale. Questo è il risultato di scelte deliberate prese da coloro che sono al potere".
Le sue parole arrivano a pochi giorni dalla pubblicazione, il 22 agosto, del rapporto dell’Ipc (Integrated Food Security Phase Classification), organismo sostenuto dalle Nazioni Unite, che ha ufficialmente confermato per la prima volta la presenza di una carestia in Medio Oriente.
Nel post, Ruffalo chiama in causa direttamente i vertici della politica internazionale: "Leader mondiali: il vostro silenzio è complicità. Il vostro non agire sta consentendo questa sofferenza. Non possiamo restare a guardare mentre un intero popolo muore di fame. L’umanità ci chiede di più. Fate qualcosa! Alzate la voce. Chiedete la fine di questa carestia. Chiedete la fine del genocidio e della distruzione. Chiedete che venga fatta giustizia. Chiedete la vita".
Nel video allegato al post, l’attore sottolinea con forza la gravità della situazione: "L’Ipc, il gruppo responsabile di monitorare la fame o la carestia in una particolare area, ha appena affermato che Gaza è in uno stato di carestia. Carestia. Non si tratta di un disastro naturale, non è una mancanza. Questo è un disastro creato dall’uomo, è un atto criminale provocato dall'uomo per uccidere la popolazione civile ed è perpetrato da Israele e dall'Idf, che hanno tutto il cibo del mondo da una parte del confine, e poi dall'altra parte non hanno niente".
Animato e visibilmente scosso, Ruffalo continua il suo appello: "Non consentite che Gaza muoia di fame, parlate, non fermatevi finché non ci sarà una pace duratura. Sì, dobbiamo fermare tutto questo, dobbiamo riportare a casa gli ostaggi e dobbiamo fermare l'uccisione dei bambini, perché l'80% delle persone morte in questa guerra sono civili. È una follia!"
Il suo messaggio si conclude con un’esortazione diretta ai leader mondiali: "Facciamo qualcosa, Presidente Trump, fai qualcosa, dici che ti importa della gente che muore di fame, dici che vuoi fermare la guerra. Fai qualcosa, fai qualcosa, fai qualcosa. Europa, fai qualcosa. Germania, fai qualcosa, Regno Unito, fai qualcosa. Stiamo qui seduti a guardare cosa succede? È folle. È straziante. Fate qualcosa".
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia