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"La mostra del Cinema di Venezia si schieri con la Palestina e contro il genocidio", lettera di più di 1000 attori, registi e musicisti

La lettera nasce dalla piattaforma Venice4Palestine che chiede una presa di posizione netta in merito al genocidio a Gaza

23 Agosto 2025

"La mostra del Cinema di Venezia si schieri con la Palestina e contro il genocidio", lettera di più di 1000 attori, registi e musicisti

Fonte: Facebook, @Venice4Palestine

"La mostra del Cinema di Venezia si schieri con la Palestina e contro il genocidio": è questo l'appello che viene fatto tramite una lettera indirizzata alla Biennale di Venezia e alla Mostra del Cinema in partenza mercoledì 27 agosto e firmata da più di 1000 attori, registi, musicisti, giornalisti e addetti ai lavori del settore audiovisivo. La lettera nasce dalla piattaforma Venice4Palestine che chiede una presa di posizione netta in merito al genocidio a Gaza.

"La mostra del Cinema di Venezia si schieri con la Palestina e contro il genocidio", lettera di più di 1000 attori, registi e musicisti

Una lettera aperta del cinema italiano e non solo alla Biennale e alla Mostra del Cinema di Venezia. Quello che viene chiesto è sostanzialmente di prendere posizione su "un genocidio compiuto in diretta dallo Stato di Israele". "Mentre si accendono i riflettori sulla Mostra del Cinema di Venezia, rischiamo di vivere l'ennesimo grande evento impermeabile a tale tragedia umana, civile e politica".

Sono tantissimi gli esponenti culturali e artistici che hanno aderito, tra cui:

  • Marco Bellocchio
  • Laura Morante
  • Abel Ferrara
  • Alba e Alice Rohrwacher
  • Toni e Peppe Servillo
  • Matteo Garrone
  • Valeria Golino
  • Fiorella Mannoia
  • Carolina Crescentini
  • Serena Dandini
  • Gabriele Muccino
  • Claudio Santamaria
  • Pietro Sermonti
  • Fabrizio Gifuni
  • Sonia Bergamasco
  • Mario Martone
  • I fratelli D'Innocenzo
  • Jasmine Trinca
  • Roger Waters

"Lo spettacolo deve continuare, ci viene detto, esortandoci a distogliere lo sguardo, come se il mondo del cinema non avesse a che fare con il mondo reale. E invece - prosegue la lettera - è proprio attraverso le immagini che abbiamo appreso del genocidio, delle aggressioni violente e anche omicide in Cisgiordania, della punizione collettiva inflitta al popolo palestinese e di tutti gli altri crimini contro l’umanità commessi dal governo e dall’esercito israeliani".

"Chiediamo quindi alla Biennale di prendere una posizione netta e sostenere queste istanze. Rivendichiamo altresì la necessità di spazi e modalità di narrazione per la Palestina. A Venezia - concludono i firmatari - tutti i riflettori saranno puntati sul mondo del cinema, abbiamo il dovere di far conoscere le storie e le voci di chi viene massacrato con la complice indifferenza occidentale".

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