Giovedì, 04 Dicembre 2025

Seguici su

"La libertà innanzi tutto e sopra tutto"
Benedetto Croce «Il Giornale d'Italia» (10 agosto 1943)

La soluzione per la “Terra Santa”, 2 popoli IN 2 Stati: Palestina ai palestinesi e Israele in Germania - la LETTERA al GdI

"Sono ormai più di settant'anni che la resistenza palestinese non molla, e dunque si è pensato non restasse altro da fare se non il genocidio e la deportazione - alla faccia dei valori morali dell'Occidente". La sofferta lettera inviata al Giornale d'Italia sulla tragica situazione israelo-palestinese

04 Dicembre 2025

La soluzione per la “Terra Santa”, 2 popoli IN 2 Stati: Palestina ai palestinesi e Israele in Germania - la LETTERA al GdI

La lettera

Caro Direttore,

scusi l'anonimato che ho deciso di tenere per ovvi motivi (tengo famiglia).
Con ampia libertà d'uso e di divulgazione.
Le invio comunque vive cordialità.

Due popoli IN due Stati
Sia gli israeliani che i palestinesi non vogliono "due popoli in due Stati": i primi perché non si sentirebbero sicuri (a ragione), i secondi perché sostengono che la Palestina (tutta) è dei palestinesi (anche questo, a ragione). Già questo basterebbe per dire come una proposta da entrambe le parti sia solo tempo perso.

Soluzione

  • Tutto il territorio storicamente palestinese sia restituito ai palestinesi così liberi di creare il
    nuovo Stato di Palestina.
  • Tutto il territorio di una regione della Germania - per esempio - della Sassonia e/o della Turingia - sia il nuovo Stato di Israele (magari con capitale Buchenwald)
    ... con libertà di interscambio dei territori per loro eventuale diretta e comune volontà.

Israele in Sassonia e/o Turingia (ma va bene anche un'altra Regione tedesca) non sarebbe una odiosa occupazione ma un giusto risarcimento dello Stato tedesco al popolo ebreo. Risarcimento non pagabile da altri se non ingiustamente.
Peraltro, lo Stato di Israele, rifondato in una parte dell'attuale territorio tedesco sarebbe logico: quelle terre sono segnate dallo sterminio di milioni di avi ebrei per mano tedesca.

Il prof. Sgarbi, argomentando in proposito, ha giustificato l'appoggio a Israele da parte dell'Occidente con la necessità di "compensare la Shoah". Come dire: il danno lo hanno fatto i tedeschi ma lo facciamo pagare ai palestinesi!
Secondo quale logica? Mettiamo le cose a posto: chi rompe paga. Non già io rompo e tu paghi.

Con la scusa della "terra promessa da Dio" si è pensato di occupare la Palestina: ad opporsi sembravano essere quattro "straccioni" che in poco tempo sarebbero stati dispersi... ma i quattro "straccioni" si sono rivelati partigiani combattenti per cacciare l'invasore come i nostri partigiani quando hanno "trovato l'invasor". Forse si è pensato che gli "straccioni" non abbiano diritto di difendere la loro patria e quindi vengono considerati non già partigiani ma semplicemente "terroristi" da annientare. Sono ormai più di settant'anni e la resistenza palestinese non molla e quindi si è pensato che non resti altro che il genocidio e la deportazione (alla faccia dei valori morali dell'Occidente).

Naturalmente resta chiaro che la resistenza non deve colpire i civili e quindi è grave e da condannare senza "se e ma" quanto avvenuto il 7 ottobre e quanto si fa con gli ostaggi civili. Ma lo Stato israeliano democratico ma anche terrorista sta facendo di peggio: la rappresaglia tedesca era in misura di 1/10, ma lo Stato israeliano di più: 1/60.

Coerenza dell'Occidente e responsabilità
Se è giusto che l'Occidente sostenga la lotta del popolo ucraino, che combatte contro l'invasore, fornendogli aiuti economici e armi, è coerente e logico che l'Occidente sostenga, con aiuti economici e armi, la lotta del popolo palestinese che difende i propri territori dagli invasori e cioè da quegli ebrei - e solo quelli (!) - organizzati in Stato israeliano.
Infatti, la responsabilità del genocidio in corso non è imputabile solo ai governanti dello Stato israeliano ma allo Stato israeliano intero che ha espresso quel governo: sarebbe troppo facile dire "sono stati quelli di quel partito politico". L'esercito israeliano rappresenta tutto il popolo israeliano e cioè tutta la comunità di quello Stato.

Lo stesso identico discorso vale per la pretesa separazione delle responsabilità tra Stato di Germania (cioè l'intero popolo tedesco) e i nazisti.
A "compensare la Shoah", caro prof. Sgarbi, è giusto che sia lo Stato di Germania che finalmente paga il debito, mai estinto, che ha con la Comunità ebrea.

Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.

Commenti Scrivi e lascia un commento

Condividi le tue opinioni su Il Giornale d'Italia

Caratteri rimanenti: 400

Articoli Recenti

x