08 Ottobre 2024
Geoffrey Hinton, il “Padrino dell’Intelligenza Artificiale” e fresco vincitore del Premio Nobel per la Fisica 2024 per i suoi studi sulle reti neurali, si scaglia contro l’utilizzo dell’AI. Nel suo discorso ufficiale per l’assegnazione del prestigioso riconoscimento, lo scienziato ha messo in guardia sul rischio che l’IA, oltre ad alimentare progresso e innovazione, possa trasformarsi in un’arma nelle mani sbagliate, capace di minacciare la sicurezza globale.
Hinton, considerato uno dei padri del deep learning per aver co-sviluppato negli anni ’80 l’algoritmo di backpropagation, ha spiegato come le applicazioni odierne dell’intelligenza artificiale stiano già producendo effetti collaterali concreti: dalla creazione di pericolose “echo chamber” sui social network alla sorveglianza di massa operata da governi autoritari, fino alle frodi informatiche su scala planetaria.
L’ex ricercatore di Google – azienda lasciata nel 2023 per poter parlare liberamente – ha avvertito che il passo verso scenari ben più drammatici è breve. Secondo Hinton, sistemi avanzati di IA potrebbero essere impiegati per progettare nuovi virus o sviluppare armi autonome capaci di selezionare autonomamente i propri bersagli. “Il pericolo più grande – ha affermato – è che vengano creati esseri digitali più intelligenti di noi, senza alcuna garanzia di poterli controllare”.
L’allarme è rivolto soprattutto alle grandi corporation tecnologiche, spesso concentrate sui profitti a breve termine più che sulla sicurezza collettiva. Da qui l’appello a governi e istituzioni internazionali per un intervento immediato: “Non è più fantascienza, è una realtà imminente”.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia