26 Giugno 2025
Israele ha nuovamente dato lo stop alle consegne dei camion di aiuti umanitari nella striscia di Gaza. La decisione è arrivata dal premier Benjamin Netanyahu e dal ministro della Difesa Israel Katz, che hanno ritenuto "rischiosa" la distribuzione dei beni di prima necessità nella Striscia, in quanto "potrebbero finire nelle mani di Hamas". Per l'ennesima volta sono stati bloccati gli aiuti umanitari a causa di un bluff israeliano: con la scusa di toglierli a Hamas, la popolazione palestinese è ridotta alla fame.
Intanto, oltre 40 civili palestinesi sono stati uccisi tra la notte e la mattinata di giovedì 26 giugno: alcuni sono morti in un bombardamento nel nord della Striscia, mentre altri sono stati colpiti da spari dell'Idf mentre aspettavano i rifornimenti.
Katz e Netanyahu affermano che sarà uno stop molto breve, avendo già chiesto "all'esercito israeliano di redigere un nuovo piano di distribuzione sicura degli aiuti entro 48 ore": un pretesto per affamare e rendere sempre più debole la popolazione palestinese, che sta tentando di fermare i camion dell'Onu lungo le strade.
Le stesse Nazioni Unite hanno sottolineato più volte che i tentativi di assalto ai camion degli aiuti sono opera di civili affamati e bisognosi di cibo e medicine, ma Israele ha continuato a respingere le accuse, dicendo che "Hamas usa la popolazione come scudo per ostacolare la distribuzione di generi di prima necessità".
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