12 Giugno 2025
Ha quarant'anni l'unico sopravvissuto ritrovato finora al disastro aereo di Ahmedabad, che ha visto coinvolto un Boeing 787 della compagnia Air India diretto verso Londra. Vishwash Kumar Ramesh, cittadino britannico di origine indiana, è stato ripreso poco dopo lo schianto camminare zoppicando e coperto di sangue in mezzo ai soccorritori. In evidente stato di choc, ha già raccontato ciò che ricorda: "È successo tutto così in fretta. Quando mi sono alzato, c'erano corpi tutt'intorno a me. Ero spaventato. C'erano pezzi dell'aereo. Qualcuno mi ha afferrato, mi ha messo in un'ambulanza e mi ha portato in ospedale".
Un mistero come si sia potuto salvare in un'incidente così grave, con 242 persone a bordo dell'aereo, che si è violentemente schiantato su una zona residenziale di Ahmedabad, provocando un vasto incendio. Le prime ricostruzioni vedono come ancora di salvezza il suo posto a sedere, l'11A, vicino a un'uscita d'emergenza dell'aereo e al finestrino, quasi all'altezza dell'ala: questo potrebbe aver permesso il miracolo.
Ramesh è ora ricoverato nell'ospedale di Ahmedabad, a pochi metri dal luogo dell'incidente. Accanto a lui viaggiava il fratello, che è morto sul colpo. Ferito ma cosciente, Ramesh testimonia che "trenta secondi dopo il decollo si è udito un forte rumore, poi l'aereo si è schiantato". L'uomo conserva ancora la carta d'imbarco, che fa subito vedere alle forze dell'ordine. Ha aggiunto che vive a Londra da circa vent'anni e che era tornato in India, il suo paese d'origine, per far visita ad alcuni parenti. Per ora, i medici gli hanno medicato delle ferite al volto, ma il danno più grave sembra lo schiacciamento al torace, per cui l'ospedale è già in cura. Secondo le prime indiscrezioni, ci sarebbe un altro sopravvissuto, che però non è stato ancora confermato.
Il Giornale d'Italia è anche su Whatsapp. Clicca qui per iscriversi al canale e rimanere sempre aggiornati.
Articoli Recenti
Testata giornalistica registrata - Direttore responsabile Luca Greco - Reg. Trib. di Milano n°40 del 14/05/2020 - © 2025 - Il Giornale d'Italia