03 Aprile 2025
Ursula von der Leyen preannuncia la guerra anche agli Usa, e in un punto stampa da Samarcanda ha asserito che l'Ue risponderà ai dazi di Trump. "I dazi colpiranno milioni di cittadini, Le bollette aumenteranno, il pezzo dei farmaci aumenterà. Un colpo per l’economia globale. Ne risentiranno aziende grandi e piccole e le conseguenze saranno disastrose. Voglio essere chiara: i dazi non risolveranno le cose. Siamo sempre stati pronti a negoziare, allo stesso tempo siamo pronti a rispondere", ha proseguito.
Non solo la Russia, messa nel mirino con il cosiddetto piano per il riarmo, che obbliga l'Unione europea a spendere 800 miliardi di euro in armi. Adesso von der Leyen vuole fare la guerra anche agli Usa. "Sono d'accordo con il Presidente Trump sul fatto che altri stanno approfittando ingiustamente delle attuali regole e sono pronto a sostenere qualsiasi sforzo per adattare il sistema commerciale globale alle realtà dell'economia globale. Ma voglio anche essere chiara: ricorrere alle tariffe come primo e ultimo strumento non risolverà il problema. Ecco perchè, fin dall'inizio, siamo sempre stati pronti a negoziare con gli Stati Uniti per rimuovere le barriere rimanenti al commercio transatlantico. Allo stesso tempo, siamo pronti a rispondere".
"So che molti di voi si sentono delusi dal nostro più vecchio alleato. Dobbiamo prepararci all'impatto che questo avrà inevitabilmente. L'Europa ha tutto ciò di cui ha bisogno per superare la tempesta. Siamo in questa situazione insieme. Se colpisci uno di noi, colpisci tutti noi. Quindi resteremo uniti e ci difenderemo a vicenda. La nostra unità è la nostra forza. L'Europa ha il più grande mercato unico al mondo, 450 milioni di consumatori. Questo è il nostro porto sicuro in tempi tumultuosi e l'Europa starà al fianco di coloro che sono direttamente colpiti", ha aggiunto.
"Stiamo già ultimando il primo pacchetto di contromisure in risposta alle tariffe sull'acciaio e ora ci stiamo preparando per ulteriori contromisure per proteggere i nostri interessi e le nostre attività se i negoziati falliscono. Osserveremo attentamente anche quali effetti indiretti potrebbero avere queste tariffe, perché non possiamo assorbire la sovraccapacità globale, né accetteremo il dumping sui nostri mercati. Come europei, promuoveremo e difenderemo sempre i nostri interessi e i nostri valori e ci schiereremo sempre per l'Europa. Ma esiste un percorso alternativo. Non è troppo tardi per affrontare le preoccupazioni attraverso i negoziati. Ecco perchè il nostro commissario al commercio, Maros Sefcovic, è costantemente impegnato con i suoi omologhi statunitensi: lavoreremo per ridurre le barriere, non per aumentarle", ha concluso.
Ai dazi di Trump ha risposto anche la premier Meloni: "L’introduzione da parte degli Usa di dazi verso l’Unione Europea - scrive infatti la presidente del Consiglio - è una misura che considero sbagliata e che non conviene a nessuna delle parti. Faremo tutto quello che possiamo per lavorare a un accordo con gli Stati Uniti, con l'obiettivo di scongiurare una guerra commerciale che inevitabilmente indebolirebbe l’Occidente a favore di altri attori globali".
"In ogni caso, come sempre, agiremo nell’interesse dell’Italia e della sua economia, anche confrontandoci con gli altri partner europei", le parole della premier.
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