22 Gennaio 2024
Le forze di difesa israeliane avrebbero recentemente scoperto un tunnel sotterraneo nella Striscia di Gaza, proprio sotto la casa di un dirigente di Hamas a Khan Yunis. Il portavoce militare, Daniel Hagari, ha dichiarato che la struttura sotterranea, lunga circa 830 metri e situata a una profondità di circa 20 metri, conteneva una grande sala dove circa 20 ostaggi erano stati tenuti prigionieri.
Alcuni di loro sono stati successivamente liberati, inclusa la bambina Emilia Aloni, i cui disegni sono stati trovati nel tunnel.
In ogni caso, Hamas non avrebbe ancora né confermato né smentito la proprietà del tunnel né lo scopo per il quale è stato costruito. Queste infatti rimangono ipotesi delle Idf.
Sempre secondo Hagari, l'entrata del tunnel era sigillata e piena di cariche esplosive, porte scorrevoli e portelli. Durante l'irruzione nel tunnel, i soldati israeliani si sono scontrati con i terroristi, ma al momento dell'azione non c'erano ostaggi presenti. Gli investigatori hanno rinvenuto anche reperti d'intelligence e armi appartenenti ad Hamas. È importante sottolineare che il tunnel è stato individuato nel cuore di un'area civile della città di Khan Yunis. Secondo l'Idf, sono stati investiti milioni di shekel nella costruzione del tunnel, che è stato successivamente distrutto dall'esercito israeliano.
I militanti hanno sequestrato circa 250 ostaggi durante gli attacchi del 7 ottobre, circa 132 dei quali secondo Israele rimangono a Gaza. Intanto la popolazione a Gaza è in una situazione disastrosa, tornata a “metodi primitivi per la preparazione del cibo e l’igiene generale” e la denuncia arriva dalla società della Mezzaluna Rossa Palestinese. La situazione è stata “esacerbata dal continuo blocco israeliano che ostacola la consegna degli aiuti”, ha chiarito in un post su X.
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