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Golpe in Niger, assalto all'ambasciata francese dei filo-golpisti: "Viva Putin", Macron: "Reagiremo" - VIDEO

Situazione tesa nel Paese africano, in migliaia si presentano davanti all'ambasciata francese con cartelli contro Macron e cori pro-Russia. I filo-golpisti dispersi coi fumogeni

30 Luglio 2023

Ancora caos in Niger dove in migliaia hanno assaltato l'ambasciata francese al grido di "viva Putin". Dei filo-golpisti che si sono radunati davanti alla sede provocando la replica dell'Eliseo. Emmanuel Macron ha infatti risposto che la Francia sarà "pronta a rispondere se dovesse accadere qualcosa ai cittadini francesi". I golpisti capeggiati dal neo presidente Omar Tchiani sono accusati di essere vicini alla Russia. Prigozhin qualche giorno fa ha esultato per il colpo di Stato in Niger: la Wagner infatti ha una forte influenza nel continente africano e punta ad espandersi ancora di più.

Golpe in Niger, assalto all'ambasciata francese dei filo-golpisti al grido di "viva Putin"

La caduta dell'ex presidente Bazoum, incapace di affrontare la guardia presidenziale che da anni provava a decimare e poi decisiva per il golpe, è un grosso smacco per l'Occidente. Una mossa che avvantaggia Mosca e che consegna più poteri alla Wagner. In migliaia oggi si sono presentati davanti all'ambasciata francese con slogan, cartelli contro Macron e bandiere russe. Un chiaro segno di come il vento nel Paese sia cambiato.

Parigi, che ha annunciato ieri la sospensione della cooperazione bilaterale con il Niger così come l'Ue, condanna "gli atti di violenza intorno alla nostra ambasciata in Niger" e "chiede alle autorità di garantirne la sicurezza". I leader golpisti sostengono che l'Ecowas (la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale) voglia attaccare il Niger mediante un attacco militare: verso il Paese verranno adottate "misure" come "l'uso della forza" se non sarà liberato l'ex presidente Mohamed Bazoum.

Individuate inoltre le sanzioni da imporre al Paese africano: "no flight zone" per tutti i voli commerciali da e per il Niger, chiusura dei confini terrestri e aerei, sospensione di tutte le transazioni economiche e commerciali, congelamento degli asset del Niger in tutte le banche centrali dei Paesi dell'Ecowas e divieto di espatrio per tutti i militari e le loro famiglie coinvolti nel tentativo di golpe.

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