27 Luglio 2023
In Niger i soldati della guardia presidenziale hanno rimosso il Presidente Mohamed Bazoum dall'incarico nella serata di ieri, mercoledì 26 luglio. A comunicarlo, gli stessi golpisti, con un video messaggio diffuso dalla televisione nazionale del Paese, nel quale il colonello Amadou Abdramane si è rivolto direttamente alla popolazione: "Le forze di Difesa e Sicurezza hanno deciso di mettere fine al regime al quale siete abituati". Abdramane quindi continua: "Questa decisione segue il continuo deterioramento della sicurezza nazionale e la cattiva gestione socio economica del Paese".
I golpisti, nominatisi Concilio Nazionale per la Salvaguardia del Paese, hanno ordinato la chiusura totale dei confini nigerini. Non è chiaro dove si trovi al momento il (ex?) Presidente Barzoum, posto in stato di arresto in una località segreta.
Grande preoccupazione a Bruxelles e Washington, che vedevano in Barzoum un elemento di appoggio per gli interessi Usa e Ue, in particolare nella lotta regionale ad Al-Qaeda e all'Isis, nonché nel contrasto alle rotte migratorie sub sahariane. Ferma, quindi, la condanna di Europa e Stati Uniti al golpe, seguita a stretto giro dalla richiesta dell'immediata liberazione di Barzoum.
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