29 Giugno 2023
Seconda notte di proteste terminata con 150 arresti. In Francia è partita la rivolta dopo la notizia della che un 17enne è stato ucciso a Nanterre dalla polizia ad un posto di blocco, nel quartiere popolare nell'ovest di Parigi. Nella maggior parte delle città e nelle banlieu sono partiti scontri ed incidenti atti a protestare in nome di Nahel, il 17enne francese di origini algerine.
Parigi, Lione, Tolosa, Lille, Digione e Amiens e molte altre città sono state assediate dalla furia dei residenti. Dalla mezzanotte in poi non si è più dormito: i manifestanti hanno dato fuoco ad auto e bidoni della spazzatura, danneggiato l’esterno di municipi e scuole e si sono scontrati con gli agenti, i quali hanno risposto con il lancio di gas lacrimogeni per disperdere la folla
Le istituzioni denunciano le rimostranze. Il ministro dell'interno francese Gérald Darmanin parla di "una notte di violenza insopportabile contro i simboli della Repubblica: municipi, scuole e questure dati alle fiamme o assaliti", sottolineando il numero di arresti, ed esprime "sostegno a polizia, gendarmi e vigili del fuoco che affrontano con coraggio".
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